Cosa vedere in Georgia, ma soprattutto cosa fare? C’è tanto da fare, oltre che bere, mangiare, fumare e camminare. Pillole di un mese di viaggio che mi hanno portato da Batumi a Kutaisi, passando per Tblisi, Borjomi, Sighnaghi,
Ho passato un mese in Georgia, tra aprile e maggio 2015, gran parte del tempo nella capitale Tblisi, ma riuscendo a fare qualche bella gita. Cominciamo dalla fine, ovvero dove ho passato gli ultimi giorni: Kutaisi, dove vola la maggior parte della gente, ma non ci si ferma nessuno. Peccato, perché oltre ai Monasteri di Gelati (pronuncia Ghelati, oppure Sammontana) e Motsaminda (pronuncia Mozzaminchia), le terme di Tskaltubo e la Cava di Prometeo, la cittadina non è così male.
44 foto (and counting) da Kutaisi
Prima di arrivare a Kutaisi sono andato a Sighnaghi, dove alla guesthouse Nato & Lado, Nato mi ha accolto con un doppio tris di vini e chacha casalinghi, come questo:
Sempre a Sighnaghi, ho fatto passeggiate nel paese e dintorni, finendo per sbaglio anche al cimitero, dove mi hanno colpito le immagini digitali sulle tombe, come queste. Non dimentichiamoci che la Georgia solo qualche hanno fa ha dovuto combattere una dura guerra di indipendenza, lasciando molte vittime e territori come l’Abkhazia e l’Ossezia del Sud.
Sono andato a Mtskheta, a mezzora da Tblisi, sede del patriarcato ortodosso georgiano, dove in partnership con la mia amica Anastasia, mi sono improvvisato ballerino di danza tradizionale georgiana.
Altre 37 foto di danza spettacolare da Mskteta
Come non inserire una gita a Borjomi, sede della famosa acqua Borjomi, di terme, un bel Parco e del trenino ottocentesco che va a Bakuriani.
24 foto e 1 video di Borjomi e Bakuriani
A Tblisi, oltre che lavorare per caffè, ho visitato gli enormi giardini botanici, dove c’erano delle margherite rosa
Di notte poi la città ha un fascino speciale. Basta guardare il Palazzo del Parlamento:
E comunque lo ammetto, dopo tutti questi mesi in paesi freddi, non posso che condividere questa scritta che il solito imbrattatore cafone ha lasciato sul muro di una delle più belle vie di Tblisi.