E alla fine siamo arrivati nella capitale irlandese.
Scegliere cosa visitare a Dublino avendo poco tempo a disposizione non è stato difficile: la città non è immensa e le attrazioni principali sono tutte relativamente vicine.
Approdare a Dublino solo dopo un giro completo dell'isola e un'immersione nelle sue meraviglie si è rivelata una scelta azzeccatissima.
Nonostante nella maggior parte dei Paesi sia proprio la capitale il fulcro e la parte forte del viaggio, nel caso dell'Irlanda non è così.
Già con un primo contatto con la città mi sono resa conto dell'enorme, palpabile differenza con l'Irlanda del Nord.
Per quanto mi riguarda, è stata proprio quest'ultima a darmi le risposte che cercavo da questa esperienza.
Dublino non vanta grattacieli altissimi, luci al neon sparate ovunque o tutte quelle cose che ci si aspetta dalle capitali, Dublino non è nulla di tutto ciò.
E' semplice, vivibile, bella.
Tuttavia non rispecchia, a parer mio, il quadro che l'immaginario collettivo ha creato di questo Paese: l'Irlanda delle cartoline non la troverete qui.
Cosa visitare a Dublino?
Iniziate il vostro giro dalla Guinness Storehouse per avere un contatto diretto con quella che doveva essere la Dublino di tanti anni fa: i dublinesi sono molto legati a questa enorme fabbrica che in passato dava lavoro a tantissime persone.
Il tour è interessante ma abbastanza lungo: si tratta infatti di un edificio di ben sei piani pieni di documenti da leggere, giochi interattivi e birre da testare. All'ultimo piano vi verrà offerta anche una pinta di Guinness e potrete godere -nelle giornate soleggiate- di una vista completa sulla città.
Spostatevi verso uno dei simboli religiosi della capitale: La Cattedrale di San Patrizio.
Io l'ho visitata solo da fuori, apprezzandone i giardini curatissimi e la facciata fiabesca. Purtroppo il poco tempo a disposizione non mi ha permesso di arrivare prima dell'orario di chiusura.
E' giunto il momento di dedicarvi al Trinity College, uno tra gli istituti più antichi e prestigiosi al mondo. La sua grandezza è impressionante e la cura che viene riservata ad ogni angolo è davvero maniacale: non manca nulla. Credo di aver scattato circa duecento fotografie!
Sebbene si possa gironzolare gratuitamente all'interno dei cortili, la visita della Old Library - con la sua Long Room e il Book of Kells- è a pagamento e il costo è di circa dieci euro.
Poco distanti dal Trinity College sorgono due parchi: Merrion Square e St Stephen's Green, perfetti per un po' di relax.
Merrion Square è in realtà uno spazio abbastanza ristretto rispetto al ben più grande St Stephen's Green, ma merita una visita sia perché la zona in cui si trova è meravigliosamente georgiana e sia perché conserva la statua di Oscar Wilde, raffigurato disteso su una roccia.
Questo è solo uno dei tanti simboli della letteratura irlandese disseminati in tutta la città, perché Dublino può vantare di aver dato i natali a diversi autori e premi Nobel per la letteratura!
Bene, ora non vi resta che scoprire l'altra parte della città.
Raggiungete la zona della movida notturna, Temble Bar, e l' Ha' penny Bridge, chiamato così perché il costo per attraversarlo era proprio di mezzo penny.
Proseguite verso destra e vi ritroverete subito alla fine di O' Connell Street, la via più moderna e famosa di Dublino. Qui si concentrano tutti i negozi importanti, le catene di fast food e un perenne via vai di persone.
Credo che il tempo giusto da dedicare a Dublino sia di due giorni, tre se si ha intenzione di visitare i dintorni. Purtroppo noi abbiamo avuto a disposizione solamente un giorno, ma è servito a confermare ciò che già avevamo capito: nonostante l'innegabile bellezza della capitale, per entrare in contatto con l'Irlanda bisogna perdersi nei suoi paesaggi, quelli incontaminati, quelli da cartolina.
Informazioni Utili
- Se siete interessati a farvi un tatuaggio, vi consiglio di imboccare la traversa di O' Connell Street chiamata Abbey Street e di affidarvi a Snakebite Dublin, un centro di veri professionisti con i quali ci siamo trovati benissimo.
- Nostalgia del cibo italiano? La risposta è "Pinocchio", il ristorante di un mio compaesano che presenta piatti incredibilmente buoni! E se lo dice una che non mangia mai italiano all'estero..