Magazine Diario personale
Quando qualcuno mi chiede "Cosa vuoi fare da grande ?", una vocina dentro di me urla "LETTERE , VOGLIO FARE LETTERE, VOGLIO INSEGNARE STORIA E FILOSOFIA, VOGLIO FARLO ALL'ESTERO, VOGLIO SCRIVERE, S-C-R-I-V-E-R-E, I-N-S-E-G-N-A-R-E " , ma, per un motivo o per un altro, piano, a testa bassa, sussurro "Mah, non saprei, forse rimarrò qui, e farò giurisprudenza" e quelli mi sorridono bonari, rispondendomi "Brava, tuo padre ti sta costruendo lo studio legale, ti darà i suoi clienti, andrà tutto bene nella tua vita"Ecco, io quando penso al mio futuro passo da momento in cui spacco tutto a momenti in cui piango a dirotto. Sostanzialmente il contentino "Si Ale, puoi fare lettere" è durato fino a 10 anni, poi mi hanno fatto sbattere contro la realtà. L'insegnamento è fermo, di scrittura ci riesce a campare chi ha culo, e devi essere indipendente. "Dai Ale, tranquilla, ti facciamo andare un annetto in Inghilterra con l'ERASMUS" Si ma che me ne faccio di assaporare la libertà se poi devo far crescere mia figlia nel paesello, paesello che odio ?Ma dopotutto, non approfittare delle possibilità, sarebbe sputare su chi non trova lavoro. E rileggo questo post di appena un mese fa, dove ancora cercavo di lottare contro ciò che è il mio destino, capisco che tra non molto sarò persa per sempre.Ho la morte negli occhi, mentre penso al mio futuro. Fare quello che devo e non quello che voglio.Voi, quando eravate piccoli, cosa volevate fare da grande ? Ci siete riusciti ?