Parlo con questa mia amica di fronte allo specchio e cerco di stare al passo con la sua ritrovata passione per l'amore e la condivisione… le invidio una luce nello sguardo che avrebbe fatto impallidire donne e il suo presunto sentimento elevato... e le invidio la sana paura che ha di perdere... come se osservassi un visionario e volessi rubargli la fede e l'incoscienza... e di tutta risposta ho in regalo un “non t'ho mai vista così lucida e razionale”… e io rimango in silenzio... “lucida” per me e' sempre stata la pelle grassa e sudaticcia e “razionale”, a parte il razionale kantiano o hegeliano, e' forse divenuta un'ambizione… questi anni a ponderare… incastrare... rinunciare... disilludersi... saggiamente però... in nome dei sentimenti che se avessero avuto una bocca per parlare l'avrebbero usata per sputare... perché io li vedevo tutti in fila ed erano bellissimi… il vaso a righe colorate con i tulipani finti... era un minuto d'aria prezioso e non lo so com'e' successo che tornasse vaso e io ci rinunciassi così... allora non rimane che non pensarci... preparo spaghetti integrali col pomodoro fresco e mi stupisco che mi basti... e non mi aspetto nulla che non sia un'onda anomala…