Cosciotto d'agnello profumato con pistacchio e mandorle

Da Lacucinadiqb

ll termine Pasqua, in greco e in latino “pascha”, proviene dall'aramaico: pasha, che corrisponde all'ebraico pesah, il cui senso generico è “passare oltre”. 

Il significato effettivo della parola non è del tutto certo: altri collegano la parola pascha al termine greco pàschein, che significa soffrire. Festeggiata in occasione del primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera la Pasqua indica comunque un passaggio, che sia nel Mar Rosso, che sia dalla morte alla vita eterna, che sia dall’inverno alla primavera. E nella vita dell’uomo ogni passaggio da uno stato ad uno successivo (a cominciare dalla nascita) comporta dolore e sacrificio per giungere finalmente ad un livello superiore.
Prima che i Vangeli narrassero dell’ebreo Gesù, il fenicio Adone, morto di morte violenta, sarà l’artefice della vita risorta attraverso il suo sangue versato. Analogo destino del dio Attis, onorato anticamente in Anatolia.
Nei riti pagani propiziatori della primavera si scelse quindi l’agnello trattandosi di un animale mansuento, senza artigli, corna o denti aguzzi: una vita “buona” sacrificata per il bene di tutta la comunità: vi ricorda qualcuno?I nostri antichissimi progenitori partecipavano ai culti agrari per festeggiare il passaggio da una stagione fredda e spoglia ad una ricca di frutti e di vita: questi venivano celebrati durante il primo plenilunio successivo all’equinozio primaverile; ancora adesso il calendario dei riti ebraici e cristiani osserva questa norma per fissare il giorno in cui si festeggia la Pasqua. Insomma, come per le festività natalizie il registro non cambia: riti pagani che si perdono nella notte dei tempi, che vengono assorbiti e fatti propri dalle varie civiltà fino ad assumere caratteri religiosi e salvifici.

Cosciotto d'agnello profumato con pistacchio e mandorleIngredientiUn cosciotto d'agnello con l'osso, una cucchiaiata rispettivamente di timo limone fresco, finocchietto, erba cipollina, rosmarino tritati, una cucchiaiata di semi di coriandolo, 2 cucchiaiate di pistacchio e 2 di mandorle, burro salato, qualche grano di pepe nero, una piccola testa d'aglio, un po' di vino bianco secco, un po' di brodo.ProcedimentoTritare le erbe aromatiche, i pistacchi e le mandorle, pestare con un mattarello di semi di coriandolo: mescolare in una ciotola con un po' di burro salato morbido così da ottenere un composto malleabile e profumato. Spalmare, premendo un po', il composto sulla superficie del cosciotto, ricoprendola tutta.In una capiente teglia unire il cosciotto con un po' di vino bianco secco ed un po' di brodo, qualche grano di pepe nero e la testa d'aglio e cucinare nel forno già caldo a 170° per almeno 1ora e 15' (dipende dalla dimensione del cosciotto e da quanto rosa si preferisce la carne).Togliere il cosciotto dalla teglia, deglassare con n po' di vino bianco, tagliare a fettine la carne, lappare il piatto con una cucchiaiata di sugo di cottura e servire con delle patatine novelle cotte al forno con la buccia bella lavata.

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