Perché ogni volta che muore qualcuno quel brividino gelido ti assale, quel brividino del: "Non sai mai quello che puó succedere" che nella sua banalitá, molto spesso ti sbatte in faccia una realtá che cerchi di far finta di non sentire. Che fai finta di non ricordare.
Penso a quelle cose che pensiamo tutti, quando muore qualcuno.
A quanto é carogna la vita a volte. Che decide di punire solitamente le persone che non si meriterebbero nulla se non una vita felice.
E certe altre che si meriterebbero di patire l'inferno restano lí, a vivere la loro vita fregandosene di tutti e tutto.
Poi penso a quando stringi la mano a quella cosa che si chiama morte.
A quando vedi i tuoi amici, parenti, conoscenti, piangere per qualcuno che non ci sará piú, che non vedrai piú, che non ti parlerá piú e non ti sorriderá piú.
Quel qualcuno di cui piano piano ti scordi il viso, il suono della voce, le cose che dicevate e facevate insieme.
E nella tua mente cerchi di tenere strette quelle immagini, quei momenti, ma cazzo, ogni tanto spariscono, sbiadiscono, si spengono. E poi dopo un po' non te le ricordi piú cosí bene come una volta.
Mi viene in mente quello che pensiamo tutti. Tutte quelle domande che ti rimbalzano in testa ogni volta che vicino a noi viene a mancare qualcuno.
Stiamo facendo quello che vogliamo? Quello che volevamo fare? Stiamo vivendo la vita? Stiamo parlando di cose che ci interessano? O stiamo parlando di stronzate, che non ci interessano realmente, ma di cui dobbiamo parlare? Stiamo perdendo tempo? Stiamo con le persone perché vogliamo davvero o ci stiamo solo perché non vogliamo stare soli? Stiamo ridendo quanto basta? Stiamo pensando abbastanza a noi stessi e a quello che vorremmo fare? Stiamo passando abbastanza tempo con chi vogliamo noi? Stiamo?
Io oggi, sono seduta in un posto, ma con la testa altrove. Con la testa occupata a chiedermi certe cose.
Quelle che ho scritto, e molte altre.
E mentre tutti parlano, parlano di lavoro, di soldi, di cose da fare, di meeting, di comprare, vendere, rivendere, io sto zitta. Perché non so bene cosa dire. Perché non mi interessa niente di quello che stanno dicendo. Perché ho altro a cui pensare e altro da ascoltare.
E perché, ad oggi, non ho ancora fatto tutto quello che voglio fare.
"Here's to the crazy ones, the misfits, the rebels, the troublemakers, the round pegs in the square holes... the ones who see things differently- they're not fond of rules. You can quote them, disagree wth them, glorify or vilify them, but the only thing you can't do is ignore them because they change things. They put the human race forward, and while some may see them as the crazy ones, we see genius, because the ones who are crazy enough to think that they can change the world, are the ones who do."
(S. Jobs)
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