Ogni tanto lo ripeto: internet, la rete, il www può nascondere insidie, pericoli e cose di cui si può non andar fieri. Ma come tante cose, si può scoprire anche l'altro lato della medaglia, quello bello, fatto di cose positive, di gentilezze e cordialità.Io penso che dietro lo schermo entrambi gli aspetti sano esasperati: l'etere può tirare fuori il peggio di noi, ma anche il buono. Cose che non faresti mai (in senso sia positivo che negativo) al tuo prossimo accanto a te, discorsi che non condividi, vuoi per timidezza, vuoi per altre ragioni, su internet, e soprattutto sui social network, sembrano insolitamente naturali.Io ho sperimentato tutto questo parecchie volte, conoscendo dal vivo persone che sento quasi quotidianamente, partecipando a matrimoni, preparando pranzi campagnoli, ascoltando gruppi di semisconosciuti (a me) in concerto, meravigliandomi ogni volta per l'armonia che si prova a chiacchierare con queste persone che prima per me erano soltanto una pic.
Ed è successo di nuovo, due settimane fa.
Alla disperata ricerca della famosa collana veneta, una ragazza, approdata al mio blog per a prima volta pochi giorni prima mi dice "Provo ad andare a vedere se la trovo" e poi "Sì, l'ho trovata, te la prendo?"
Noemi avrebbe potuto leggere e passare oltre.
Avrebbe potuto fregarsene.
Avrebbe potuto cliccare la X e sfogliare un altro blog.
"Tanto è una perfetta sconosciuta, questa. Chi la conosce?"
#einvece
E invece mi ha scritto, è andata, ha cercato, mi ha ri-scritto, è ritornata, ha comprato per me e ha spedito.
Anche un discreto sbattone, eh.
Però l'ha fatto, è stata gentile.
Lo so che 'sta pacchianata di collana ha valore nullo sulla carta, ma per me c'è di più sotto sotto: c'è un gesto gentile e gratuito.
E ssscussa seè poco.
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