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Cose belle "da maschi"

Da Mammapiky @mammapiky

Oggi iniziano i mondiali, la nazionale italiana è pronta e "spaparanzata" sotto il sole del Brasile e la scorsa settimana proprio qui a Perugia, ha giocato contro il Lussemburgo, l'ultima amichevole prima della partenza. A casa mia, qualche settimana prima, sono apparsi due biglietti.Cosa dire a due maschi che hanno deciso di andare a vedere la propria squadra del cuore allo stadio? Niente, perché niente potrà fargli cambiare idea e d'altronde perché mai dovrebbero farlo? In realtà non ci ho neanche provato, anche se alla rivelazione, la mia anima ha gridato silenziosamente NO, mentre un'insegna al neon illuminava il concetto STADIO = PERICOLO.Non è vero lo so, non esistono luoghi e situazioni più o meno pericolose, è come le si affronta che fa la differenza. Lo so, però e pur vero che la cronaca non lascia tanto scampo e se dovessi decidere di mandare i miei figli in qualche "dove" a cuor leggero, di sicuro non sarebbe a vedere una partita ma che caspita, andrà con il padre e il Principe è campione mondiale in prudenza per fatti del genere e così mi sono arresa all'attesa.
In casa aleggiavano grandi premesse e altrettante aspettative. Si è spiegato, se n’è parlato, si sono racimolati gadget e abbiamo ripassato l'inno. Cestino era su di giri per la novità ma il Principe addirittura "ubriaco" per questa serata di soli uomini. Io e Cicina siamo state liquidate fuori perché queste si dice "son cose da maschi".
Ho messo a tacere ansie da mamma e ho promesso a me stessa che non avrei fatto la lagna.
Poi il grande giorno è arrivato e Cestino si è svegliato con l'idea che sarebbe stata una giornata importante.
Dopo l'asilo, il pomeriggio l'ha passato in preparazione con il papà, non so cosa si son detti né cosa abbiano fatto, ma sulla strada verso lo stadio hanno deviato e mi hanno concesso un saluto al lavoro. Vederlo vestito di tutto punto, come si conviene ad un vero tifoso, mi ha fatto "vacillare" e mi sarei buttata ai loro piedi implorandoli di portare anche me. Per fortuna andavano di fretta e nemmeno sessanta secondi dopo erano già fuori, risparmiandomi così l'"umiliazione".
Del resto della serata, a parte che hanno mangiato schifezze, so poco, ma sono rimasta alla finestra ad aspettare il loro ritorno e quando al rientro correndo ha afferrato un pallone ed improvvisato una sfida nel salotto di casa, ho avuto l'esatta percezione di ciò che ha vissuto e l'ho visto più grande, tanto più grande....Oggi è il 12 giugno, Leonardo compie quattro anni... mi sembra ieri quando per la prima volta ci siamo incontrati.

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