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cose che con gli e-book non si possono fare

Creato il 06 giugno 2011 da Aa
cose che con gli e-book non si possono farese c'è una cosa che mi piace da pazzi è guardare le repliche di Passepartout su rai5. philippe mi piace per molte ragioni, non ultimo il fatto che possiede una sua peculiare sensualità, perché è abbondante e perché come arrotonda lui la boccuccia non la arrotonda nessuno. e poi, dio onnipotente, i suoi vestiti: non potrei sposare alcuno che non si vestisse come lui. chi scrive è una patita dello scozzese, di cui philippe fa uso copioso nei suoi spettacolari completini. quando non rotola per mostre o architetture phil sta nello studio della rai e dà le spalle a un'opera di anna rosa gavazzi che si intitola Expédition nocturne autour de ma chambre, una pagina elaborata dell'opera di Xavier de Maistre, tutta cancellata a eccezione della frase "je dois apprendre aux curieux".

cose che con gli e-book non si possono fare

Will Ashford, Experience

quest'opera mi fa pensare a quelle di un altro artista che lavora sulle pagine di vecchi libri, will ashford, che così descrive il suo lavoro: "Io salvo, recupero e riciclo le parole degli altri.

cose che con gli e-book non si possono fare

Will Ashford, Doing Art Is An Act of Self-Possession


Vado alla ricerca di vecchi libri che possano interessarmi, preferibilmente di scarto, curiosando nei mercatini e  nei negozi di libri usati. Quando trovo un buon candidato, lo esploro pagina per pagina. Come un archeologo, vado alla caccia di parole che mi parlino con un significato nuovo. Intuitivamente, una parola alla volta, esse si trasformano in una sorta di haiku o di poesia filosofica di cui posso dire che mi appartiene.A un dato, imprevedibile punto lungo il cammino, nella mia mente le immagini cominciano a inventarsi da sole. Per dare vita all’immagine di quell’invenzione uso pergamene traslucide, grafite o inchiostro di china,  con i quali evidenzio oppure nascondo le mie parole. Per quanto mi sforzi di rendere ogni foglio visivamente attraente, scopro che attribuisco più valore alle parole che al resto" (dall'Artist's Statement sul sito di will, la traduzione è mia). le opere di ashford mi piacciono moltissimo; è sua anche l'immagine di copertina di questo blog.

cose che con gli e-book non si possono fare

Will Ashford, The Spontaneous Grouping of Art


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