Will Ashford, Experience
quest'opera mi fa pensare a quelle di un altro artista che lavora sulle pagine di vecchi libri, will ashford, che così descrive il suo lavoro: "Io salvo, recupero e riciclo le parole degli altri.Will Ashford, Doing Art Is An Act of Self-Possession
Vado alla ricerca di vecchi libri che possano interessarmi, preferibilmente di scarto, curiosando nei mercatini e nei negozi di libri usati. Quando trovo un buon candidato, lo esploro pagina per pagina. Come un archeologo, vado alla caccia di parole che mi parlino con un significato nuovo. Intuitivamente, una parola alla volta, esse si trasformano in una sorta di haiku o di poesia filosofica di cui posso dire che mi appartiene.A un dato, imprevedibile punto lungo il cammino, nella mia mente le immagini cominciano a inventarsi da sole. Per dare vita all’immagine di quell’invenzione uso pergamene traslucide, grafite o inchiostro di china, con i quali evidenzio oppure nascondo le mie parole. Per quanto mi sforzi di rendere ogni foglio visivamente attraente, scopro che attribuisco più valore alle parole che al resto" (dall'Artist's Statement sul sito di will, la traduzione è mia). le opere di ashford mi piacciono moltissimo; è sua anche l'immagine di copertina di questo blog.
Will Ashford, The Spontaneous Grouping of Art