Daydreaming gentleman in 1912 (Photo credit: Wikipedia)
L’assenza di eleganza me la sento addosso, come un vestito inadatto.
Me la sento addosso specie quando guardo i vecchi film che ritraggono persone della bell’epòque in atteggiamenti così dignitosi che, al giorno d’oggi, sembrano improponibili.
C’era classe, c’era rispetto ,c’era un’eleganza innata nelle persone che oggi non c’è più.
A volte mi dico che vorrei essere nata nell’Ottocento, ma mi dico anche che sarei stata messa ai margini della società per l’assenza di qualità e l’assenza di eleganza.
Oggi non esistono più i gentiluomini, esistono gli uomini-body-bilder, tirati infighettati muscolati e scervellati; oggi non esistono più le gentildonne, esistono solo donne arriviste tacchettanti ciarlanti e senza obiettivi utili.
La fiera della futilità.
Certo non mancavano esempi di futilità nemmeno in passato (lunghe partite di bridge, battute di caccia,…) ma tutti questi momenti di svago erano talmente mondani che in fin dei conti servivano per rinsaldare alleanze economico-famigliari e rapporti commerciali.
In definitiva non so, se vorrei essere vissuta nell’Ottocento, ma qualcosa di quella società ammiro, e indubbiamente ciò che ammiro è l’eleganza e la pacatezza dei toni… cose che non ritornano più.