Ma ginnastica artistica e ritmica si stanno così sulle balle? Non si smette mai di imparare…
Torino, 22 lug. (LaPresse) – Ad appena cinque giorni dall’apertura delle Olimpiadi, è polemica nel mondo della ginnastica per le dichiarazioni rilasciate ieri dalla stella della nazionale di artistica, Vanessa Ferrari, in un’intervista a ‘Brescia Oggi’. La 21enne, ex campionessa del mondo e d’Europa, si è infatti scatenata contro la ritmica, disciplina cugina, dal 1984 parte del programma a cinque cerchi, e contro chi la pratica. “Io – ha affermato – non so perché non hanno ancora cancellato la ritmica dal programma olimpico. Un’ingiustizia, ad esempio, che il rugby ai Giochi non ci sia. È uno sport vero. Io non amo la ritmica, non ha i sacrifici di noi dell’artistica, è per ballerine fallite. Invidia? No, mi tengo la mia di ginnastica e i sacrifici non pesano”.
Frasi dure che la ginnasta del Centro sportivo Esercito ha voluto precisare a poche ore di distanza sul sito della Federginnastica, ma che, inevitabilmente, hanno aperto una polemica che sta montando soprattutto sui social network. “Quando ho parlato della ginnastica ritmica – ha specificato oggi la Ferrari – sono stata fraintesa. Nell’esprimere, infatti, il rammarico per l’assenza ai Giochi Olimpici del rugby, ho detto che ci sono discipline come la ritmica che stanno dando un pessimo esempio di sé attraverso giudizi discutibili, spesso a danno delle nostre Farfalle”. “E’ chiaro – ha aggiunto – che mi auguro che ciò non accada e che l’Italia, tre volte mondiale, si aggiudichi l’oro olimpico”. Immediata è stata però la polemica sul web. C’è chi parla di invidia e chi si dice incredulo. Chi, come l’ex olimpionica Fabrizia D’Ottavio, argento con le Farfalle ad Atene 2004, parla invece di “ignoranza totale”. “Ok la sincerità – scrive la D’Ottavio – ognuno può pensare ciò che vuole, ma almeno avere la decenza morale di non fare determinate dichiarazioni a pochi giorni dalla gara della vita”.