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Cose da donne: occhiaie non mi avrete viva

Creato il 15 ottobre 2015 da Annagiulia @annagiuliabi

Siamo donne, oltre alle gambe c’è di più, gorgheggiava la cantante col nome più evocativo della storia della musica italiana. E certo, ci sono anche le smagliature, le rughe, la cellulite, il culone, la caviglia da contadina, le doppie punte e le occhiaie.

Almeno, questo è quello che tendo a vedere nello specchio in quelle giornate in cui aprirei le porte a testate e mi prodigherei in un remake di questo video andando in ufficio.

A parte le caviglie da contadina, quelle non le ho e forse potrebbero tornarmi anche utili considerando l’incredibile sproporzione delle mie natiche rispetto al resto del corpo.

Se c’è una caratteristica estetica che mi tormenta e per il cui occultamento investo mensilmente più di quanto dovrei, sperimentando nuovi prodotti e accumulando quelli poco performanti in un cassetto apposito, sono le occhiaie, le malefiche ombre rosso-violacee che mi danno il buongiorno ad ogni sveglia.

Se fino a qualche settimana fa avevo due alleati nella battaglia contro le occhiaie che mi hanno aiutata e supportata, celando al mondo esterno l’esistenza di un contorno occhi degno di Carolina Crescentini, la fine miserrima del contenuto di quelle due boccettine (una Maybelline e l’altra Kiko Cosmetics, perché viva il low cost quando funziona) mi ha spinta a vagare nuovamente tra gli scaffali di profumerie e drugstore alla ricerca di un degno sostituto.

Spesi soldi inutilmente in improbabili “BB Concealer”, ho deciso di affidarmi alla teoria del colore per tentare un DIY che ovviasse alle occhiaie e alla secchezza del contorno occhi, ché presto anche il piccolo e prezioso contenitore che conservo in frigo esalerà l’ultimo respiro.

Considerando la sfumatura violacea delle occhiaie, ho proceduto in questo modo:

massacrato due ombretti giallo canarino che solo gli dèi sanno chi, a parte Cleopatra, può decidere di utilizzare,

scelta una crema viso estremamente nutriente e possibilmente biologica,

ho mischiato attentamente i due ingredienti, aggiungendo una punta di ombretto arancione per bilanciare l’effetto itterizia del composto

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ed ecco il risultato: un pastone color mimosa che ho amorevolmente riposto in una mini jar di Tiger.

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Lasciato riposare il composto per una notte, stamane dopo aver lavato il viso ne ho applicato una piccola quantità intorno agli occhi, lasciandola assorbire mentre facevo una triste colazione a base di tè e una galletta di mais al cioccolato.

Una volta assorbita la parte cremosa (e, si spera, idratante) del composto, ho applicato un po’ di correttore e poi la cipria.

Il risultato non è male, anche se sospetto che al sole la sfumatura giallina si intraveda.

Ma che importa, l’inverno è lungo e il sole non si farà vedere per un po’.

okk

Ecco il risultato, senza filtro e senza inganno, con luce artificiale da ufficio, senza fondotinta. Direi che per un rimedio fai da te improvvisato, poteva andare peggio. Quantomeno il viola è sparito.

Vi terrò aggiornati circa eventuali reazioni allergiche, esplosione dei bulbi oculari o simili.

Anche per i capelli, mia altra croce, ho elaborato una routine a base di pasticci composti DIY fatti con ingredienti biologici e integratori, perché dopo la brillante decisione di diventare bionda lo scorso gennaio, le mie povere chiome sono secche come il mio contorno occhi. Coming soon su questi schermi, altre spese inutili e pasticci inenarrabili.

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