Prendere fotografie non ha senso in se stesso. Se ne ottengono immagini che seguono regole imposte da leggi fisiche: ottiche innanzitutto, poi meccaniche, infine chimiche o elettroniche. Sono immagini tecniche prodotte da congegni, che sempre più diverranno veri e propri droni, costruiti e programmati per ottenere la migliore efficienza di risultato nel minor fastidio operativo possibile.
Invece di attardarsi a farle faticosamente assomigliare a immagini umane, quelle da sempre realizzate direttamente dalla mente e dal corpo senza intermediazioni automatiche di apparati vari, conviene occuparsi del senso mancante. Del perché e come servirsene. Qui si possono realizzare cose davvero interessanti.