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" Cose di casa nostra" / Io Italia, ti consento, o straniero, di avere il permesso di soggiorno...

Creato il 28 gennaio 2011 da Marianna06

Tanto ad Asti quanto a Firenze hanno debuttato, la scorsa settimana, i "famosi" test d'italiano per gli stranieri,  cioè le prove obbligatorie per quelle persone, provenienti da altre realtà, le quali, per le più svariate motivazioni, vogliono vivere e lavorare in Italia con regolare permesso di soggiorno.

Il numero dei candidati è stato esattamente di dieci ad Asti e di diciassette a Firenze.

Altre prove seguiranno in diverse città italiane, via via ,di seguito.

Lo scopo del test è sopratutto quello di accertare la conoscenza e il possesso della lingua italiana.

In entrambe le città(gli esami si sono svolti in aule di edifici scolastici messe a disposizione per l'occasione) i partecipanti sono stati in prevalenza nordafricani,peruviani, albanesi.

Tra loro c'era anche una donna somala, una filippina e altre due, a prima vista di difficile individuazione quanto alla provenienza, forse est-europee, che avevano con sé i loro bambini in quanto non sapevano dove e a chi lasciarli.

Da quel che è dato sapere, nelle città-campione sono stati promossi tutti meno uno.

L'esame (più o meno una  farsa) consiste in una prova di ascolto, una di lettura e  di comprensione di un testo in italiano della durata di venticinque minuti e una prova di produzione scritta di soli dieci minuti , nel corso della quale viene chiesto al candidato o alla candidata di formulare, ad esempio, una domanda per iscritto del tipo:"Mi porta ,per favore un cappuccino?" oppure"Mi dà il braccio per attraversare la strada?"

E altre simili.

I risultati, quando le prove in tutta la penisola saranno completate, compariranno sul sito del Ministero degli Interni e in Gazzetta Ufficiale.

Io concludo, in attesa di quel che avverrà nelle altre città, con le famose parole di un nostro grande della letteratura italiana ossia "ma non è una cosa seria!"

Oppure -se vi  può piacere di più - "tanto...troppo rumore per niente!".

 Alla prossima.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 

Asti-Picture
 


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