(Della serie "popo nun me pija de fa 'n poste serio" -notare il registro linguistico insolitamente elevato. Ma del resto, se scrivessi robba'mpegnata, che fascionblogghe sarei?)
1) Sempre per mantenersi su un livello raffinato ed elevato, la presa
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Notare la classe della scritta in corsivo. Robba scikk, anvedi. Se o volete, 'è pure er portafojo che fa pandann.
2) Questo maglione di cashmere dell'inglese Richard Nicoll. Mi piace il contrasto dei colori, il blu che mi ricorda un po' Yves Klein (e quindi fa un casino acculturato, e acculturato is the new black) e mi piacciono i maglioni di cashmere grigi. Buttati su una camicia e un paio di jeans fanno molto "effortless chic" ('nto so colto). A conferma di questo, la letteratura che ho prodotto l'anno scorso su un certo maglione grigio è notevole.
(2) 3) Queste sneakers fiche quanto tamarre della Nike. La serie 5.0 sta spopolando, io queste le ho scoperte non so come su internet: sono ispirate a questo aggeggino cinese e so popo 'gnoranti. Inoltre mi hanno detto che le 5.0 sono davvero comode come sembrano. Ma poi, se anche non lo fossero, che importa? Davvero secondo voi io faccio sport? hahaahhahahah.
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4) Una maglia a collo alto di Lanvin, in cashmere, fatta a mano, qualcosa come 4 (se non di più) fili. Cioè con uno spessore doppio di quello di un maglione normale (così posso dire di avervi insegnato qualcosa).
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5) Una bella camicia Margiela, con una stampa a gocce di pioggia. Margiela fa sempre figo, concettuale. Immaginate la seguente conversazione:
"- Bella questa camicia!
-Sono contento che ti piaccia... (con finta nonchalance)
-Che marca è?
-Una francese, anzi belga. Mi pare si chiami Margiela (ancora più finto. In verità sai tutto di MMM).
-Aaaaaa (in verità non gli dice niente). Sembra di qualità (complimento tanto per fare. Non gliene importa niente a quello della qualità della tua camicia di una sconosciuta marca nord-europea, ma ti ha servito la risposta su un piatto d'argento)...
-Eh sì. Sai, è 37%seta. Fatta in Italia, eh, blablabla" (e a quel punto non ti ferma più nessuno).
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5) Questo costume Vilebrequin. Che io sbavi per Vilebrequin non è mistero, e questo non me lo farò sfuggire come gli ultimi due. Del resto, visto che non costa quanto un rene sul mercato nero cinese (come, invece, gli ultimi due), meglio non farsi troppe pippe mentali e comprare. Anche perchè è adorabile! (voi non la potete vedere, ma guardandolo sto facendo esattamente quella faccetta con gli occhi brillanti per le lacrime e il labbrone inferiore sporgente).
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7) Questa giacca di Lanvin. Non la comprerò mai (come la maggior parte delle cose qui sopra), ma merità: è un abile incrocio tra una giacca e un blouson. Un po' come meatballs and pasta (bleah!) degli americani: un indecifrabile e strano misto tra un primo e un secondo. Unica pecca: fa un po' cameriere. Senza nessuno snobismo, ma non sono sicuro che investirei 1983 euro per una giacca che fa un po' cameriere. Eh no.
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8) Un'altra cosa che fa corto 'na cifra è promuovere nuovi talenti (sì, se non lo avete ancora capito, corto=colto). Uno di questi è quel geniaccio di Andrea Incontri. Io mi sono innamorato di una tee stampata paglia intrecciata con dettagli e bordino rollato (quello nero). Naturalmente è introvabile a Roma e online. Portafogli ringrazia. (Lo so, la foto è strana, ma è la migliore che abbia trovato con questa tee. Si starà sforzando di fare la cacca? E in tal caso, chi gli dice che si deve togliere i pantaloni, chè sennò saafasotto.
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Immaginando che poi il testo sarebbe diventato troppo lungo (non solo premuroso, semplicemente ho il didietro piombato), ho deciso di spezzettarlo. La prima parte finisce qui. La prossima entro i soliti 2/3 lustri. Chiudo col pezzo del giorno: sono le fotocopie (venute male, ma le ho trovate online) dell'intervista fatta ad Andrea Incontri da "The greatest mag.", una rivista molto bella. Le risposte sono anni luce lontane da quelle classiche e stereotipate degli stilisti (genere "l'Uomo -qui aggiungere il nome della propria maison- è un avventuriero, un moderno cacciatore che si districa nella sua jungla urbana. La donna è bon ton, ma allo stesso tempo indipendente, sexy senza essere volgare, alta magra ricca fica etc. etc.").
Basta cliccare sulle foto per ingrandirle. Enjoy!
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(Vi dico solo che, da quando l'ho letta, non riesco a tirarmi fuori dalla mente l'immagine che mi perseguita del Papa con questo mini-vestito di Dior -sono troppo stanco e imbranato per photoshoppare la foto):
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Immagini via:
(1): Costume of Provocation, (2): Matches, (3): primomag.com.au, (4): Lanvin, (5) Oki-ni, (6): my-wardrobe.com, (7): LNCC, (8): www.sickymagazine.com ,(9) facebook, (10) The purpe diary.