Magazine Cultura
Oggi pomeriggio, alle cinque, ho fissato un bagno turco presso un centro specializzato in cose turche, come depilazione, massaggi, lampade solari, vasche idromassaggio e tutto quanto compone un esercizio commerciale chiamato Estetica.Il bagno ha le mattonelle in ceramica color turchese e ci sarebbero quattro posti ma io di solito ci vado solo con la fata dai capelli turchini.Funziona così: la titolare del centro mi fa trovare l'antibagno completo di accappatoio e asciugamano, tappetino, sgabello e comoda sedia. Chiudo la porta di legno dell'antibagno, mi spoglio completamente, apro la porta a vetri del bagno turco dalle mattonelle turchese, luce soffusa dovuta al fitto vapore, chiudo tale porta e mi siedo sul muretto di mattonelle turchese. La temperatura è sui cinquanta/sessanta gradi, come la percentuale di umidità, non so se è un bagno turco comme il faut, ma questo è così, costa il giusto, mezz'ora 16 euro. La temperatura è alta, ok, ma la mattonella è fredda e così i glutei gradiscono poco tale contrasto mentre il resto del corpo è invaso dal calore. Per questo prendo la nappa della doccia ivi presente e annaffio il muretto di mattonelle con acqua calda in modo da sedermi sul caldo e non sul freddo, per così riequilibrare la democrazia corporale.Ah come si sta bene, come si sta bene, si suda a bestia da tutti i pori. È un godimento crescente, si tocca un apice e, poi, inizia un leggero patimento, ma solo sul finire della seduta. In quel momento, riprendo la nappa della doccia e mi getto addosso acqua fredda dappertutto, che benessere.Esco, mi infilo l'accappatoio e mi siedo. Il calore torna tutto su e, per quanto mi asciughi, ho come l'impressione di essere sempre bagnato.Beh, dopo un quarto d'ora mi rivesto, pago, saluto la titolare e vengo a fare lo stupido qui.
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