Si è appena conclusa la 45esima edizione del Cosmoprof ed ormai possiamo già fare un bilancio. Quest’anno per la prima volta sono andato da blogger e non da operatore del settore, cosa assai strana per me , abituato a vivere questo evento da dietro le quinte condividendo tensioni e timori con chi prepara un evento del genere per mesi. Stavolta ho provato l’emozione di andarci da spettatore. Premetto che questa fiera della bellezza evoca in me grandi emozioni legate a ricordi indelebili di avvenimenti accaduti in questi padiglioni. Ma da spettatore la cosa cambia! Il mio occhio diventa molto critico, scrutando in cerca di novità o di un qualcosa che ti lasci a bocca aperta. Purtroppo sono emozioni che non ho vissuto! Non ci sono stati grandi innovazioni o dimostrazioni che abbiano lasciato un segno o un particolare entusiasmo, ma bensì ho trovato una certa monotonia specialmente per quel che riguarda la qualità. A parte alcune case cosmetiche che ben conosco e di cui mi fido ho visto che il livello degli espositori era abbastanza mediocre e le cose che proponevano ormai viste e riviste. E’ vero che non si inventa più nulla e che i mercati sono saturi ma penso che ci si possa sforzare a migliorare almeno l’immagine dei prodotti stessi, e mostrare una visione differente delle solite cose, soprattutto se vuoi raccontare qualcosa di nuovo. Gli stands divenuti ormai dei veri e propri mercatini sono presi d’assalto da miriadi di persone che il loro unico obbiettivo è portarsi a casa un qualsiasi gadget da esporlo come un trofeo. Anche da parte degli espositori ho visto poche persone davvero talentuose e rivoluzionarie, per non dire professionali. A dominare la scena ancora l’inutile quanto mai dannosa convinzione che per scioccare il pubblico si debba presentare make up inverosimili, bizzarri, artistici, fuori dalla norma. Ma siamo ad una fiera della bellezza e dovremmo pensare anche a rendere belle le donne nel senso classico del termine e non credo che la maniera più giusta sia disegnando sul suo viso rami, fiori e foglie o trasformandoli in strani personaggi od animali di fantasia. Avrei voluto vedere la bellezza delle donne, quella vera,…ma ne ho vista davvero poca.