Il tutto ad inchiesta ancora in corso, con i video principali, le telefonate e le interviste che attualmente sono liberamente disponibili su internet.
Insomma, un modo, per carità lecito e legittimo, ma quanto meno inopportuno per capitalizzare su una tragedia nel falso nome del diritto di cronaca. Un modo come un altro per sfruttare ancora quel po' di scia mediatica prima che l'effetto finisca del tutto.
Senza tralasciare, peraltro, che dal lato del consumatore è qualcosa di antieconomico. Cito difatti testualmente dalla descrizione:
... approfondimenti e i servizi sul disastro della Concordia da parte dei giornalisti di TGCom 24, la rete all news di Mediaset che più di ogni altra ha seguito gli eventi in tempo reale.
E' lecito aspettarsi, quindi, un collage dei servizi che hanno già mandato in onda e che cercando un po' on line troverete.
Le immagini inedite e che hanno fatto il giro del mondo, comprese quelle della plancia di comando trasmesse dal Tg5, le telefonate shock, le interviste esclusive e la ricostruzione in 3D del percorso della nave, la grande paura dei sopravvissuti e il dolore per chi non ce l’ha fatta.
Conferma che per lo più ci saranno cose già viste, hanno fatto il giro del mondo, senza contare la speculazione nel vendere ... la grande paura dei sopravvissuti e il dolore per chi non ce l'ha fatta
Insomma, possibile mai che una tragedia di quelle dimensioni debba essere motivo ulteriore di speculazione economica? Se mi avessero detto che ci sono video mai mandati in onda, quindi veri e propri inediti, non gli inediti che fanno il giro del mondo; se mi avessero detto di un documentario in cui si raccontavano scoperte entusiasmanti; se mi avessero riproposto scenari spettacolari estremamente rari ... ecco avrei capito.
Ma sinceramente, a titolo strettamente personale, eviterei di farmi spillar soldi per un materiale molto probabilmente per lo più trito e ritrito (e che ho già rivisto 8 miliardi di volte) e per lo più eviterei di farmi spillar soldi da una televisione che per anni ha utilizzato una frequenza che non gli spettava e che ci comporta una multa plurimilionaria (soldi che comunque pagheremo noi); da una televisione che adesso se Monti non interviene, se le riprende a gratis grazie al beauty contest (minacciando altrimenti licenziamenti), che infarcisce di pubblicità anche il meteo (rigorosamente presentato dal marchio di turno).
Fonte: Pensare è gratis