Era il 13 di gennaio 2012 quando la Costa Concordia naufraga nei pressi dell’isola del Giglio. Solo qualche ora dopo, tutte le testate giornalistiche del mondo aprono la giornata con una frase di basso livello. Intanto evoluzioni ed involuzioni portano lo sfortunoso naufragio tiene banco giorni e giorni in tv, alla radio e specialmente online. Il popolo sentenzia: Francesco Schettino: colpevole. La giustizia quella del popolo e non popolare però fa il suo excursus. Francesco Schettino è agli arresti domiciliari, in stand by, a Meta, in Campania in una casa sito nel centro in Vico San Cristoforo. Una indiscrezione pubblicata persino sul Corriere della Sera, racconta che Schettino stia scrivendo un libro, ovvero scrive la sua vicenda, la sua storia di quell’orribile e sfortunatissimo venerdì 13. L’accordo per la pubblicazione c’è già, con un giornalista-editore americano. E l’ex comandante vorrebbe raccontare tutto in questo libro, comprese alcune rivelazioni sui suoi rapporti con gli ufficiali di bordo e su Domnica Cemortan, la famosa ballerina moldava.
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Non sarà un libro da gossippari questo è certo si tratterà infatti di una sorta di memoriale. Un viaggio a ritroso in un libro di prossima uscita che probabilmente spiegherà qualche mistero in più.
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