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Costa Concordia sarà raddrizzata tra agosto e settembre

Creato il 20 maggio 2013 da Dreamblog @Dreamblog

Costa Concordia sarà raddrizzata tra agosto e settembre

La Concordia sarà ‘raddrizzata’ tra agosto e settembre. Lo ha detto uno dei responsabili del progetto di rimozione del relitto dall’isola del Giglio, Franco Porcellacchia, vice presidente Carnival Corporate Refit, in un incontro a Genova organizzato dal Propeller Club e dedicato proprio all’illustrazione del complesso progetto di rimozione della nave.

Porcellacchia, uno degli ingegneri che ha messo a punto l’opera ingegneristica di recupero, ha spiegato che al Giglio lavorano a tempo pieno al progetto circa 500 persone, sette giorni su sette, 24 ore su 24. ”Siamo in fase ultimativa della realizzazione del falso fondale su cui la nave dovrà poggiare una volta raddrizzata – ha detto -. Il lavoro di trivellazione dei fondali per impiantare i pali necessari a sorreggere le piattaforme su cui poggerà la nave hanno richiesto più tempo del previsto. E le condizioni meteo non hanno agevolato”.

Dall’inizio dell’anno ad oggi si sono persi almeno 40 giorni per il maltempo. Ma in condizioni di mare agitato è impossibile per ingegneri, tecnici e personale vario operare intorno al relitto. ”Sono necessarie 6 piattaforme per realizzare il finto fondale. Che è in corso di realizzazione. Le piattaforme saranno riempite con 11mila metri cubi di sacchi di cemento. In più stiamo realizzando con Fincantieri i 30 cassoni necessari per consentire il galleggiamento della Concordia una volta che sarà raddrizzata”.

Un’opera titanica, mai compiuta dall’uomo, che presenta sfide notevoli dal punto di vista ingegneristico. ”Pensate solo che lo squarcio della nave è lungo 60 metri, e 10 metri nel suo punto di maggior larghezza. Dunque per calcolare la galleggiabilità del relitto dobbiamo tener conto anche di questo fattore”.

Fino ad oggi sui fondali del Giglio sono stati praticati 21 fori nella roccia, del diametro di due metri l’uno, ad una profondità di 11 metri. Ma il fondo è variabile: in alcuni punti c’è roccia viva (”un granito durissimo per il quale è stato necessario adattare una trivella apposita”), in altri la roccia è coperta da una notevole coltre di sabbia. ”Lavorare in quelle condizioni è difficilissimo” ha sottolineato Porcellacchia, il quale tuttavia si è detto ottimista sulla riuscita del progetto. ”Abbiamo calcolato che la nave, una volta girata, pescherà 18 metri e peserà non meno di 45 mila tonnellate”. Per questo gli ingegneri hanno messo a punto per raddrizzarla un sistema capace di ”7mila tonnellate di tiro”.

Sarà come se la nave poggiasse su un suo ginocchio: per rimettersi in piedi dovrà ruotare leggermente sia su se stessa, sia di prua”. Uno sforzo immane , ma se riuscito si potrà dire che il più è fatto. Resteranno poi da prendere molte altre decisioni, prima fra tutte il ‘dove’ portarla (Piombino? Civitavecchia? Genova? Taranto?). Ma quelle non spettano agli ingegneri, quanto alla politica. Una volta che la Concordia sarà ben agganciata al suo ‘salvagente’ formato da qualcosa come 30 cassoni galleggianti, 15 per lato, a quel punto ”non sarà pù’ un problema” dal punto di vista ingegneristico. ‘

Il più è girarla” ha concluso Porcellacchia. ”Contiamo di farlo tra agosto e settembre”.

(ANSA)

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