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Costa d'Avorio terrorismo o altro?

Creato il 14 marzo 2016 da Gianfrancodv @Gdv1964

Costa d'Avorio terrorismo o altro?

Foto: da Panorama

Forse dovremmo fare qualche riflessione in più sui fatti che stanno incendiando l'Africa Occidentale e non solo. Le immagini e le notizie che sono rimbalzata sui media del mondo intero, sovrastate poi dai fatti, ancora più gravi in termini di vite umane di Ankara, hanno fatto a tutti intravedere un piano e una strategia terroristica, di matrice islamica, che dovrebbe, se confermata, avere delle radici e un'organizzazione così massiccia, precisa e disseminata da far invidia (e prendere in giro) alle migliori intelligence del nostro mondo.Qualche dubbio però viene.Se la rivendicazione dell'attentato a Grand Bassam- in cui sono stati uccisi non solo turisti (4 gli occidentali) ma, anche ambulanti, espatriati e normali civili - fosse attendibile, si tratterebbe del gruppo Al Murabitun (prima del 2013 era noto come Katiiba al-mulaththamin), uno dei tanti della galassia "jahidista".Il gruppo è guidato da un signore, l'algerino Mokhtar Berlmokhtar, meglio conosciuto come "Mr. Marlboro" e non perchè sia un incallito fumatore. La sua carriera è iniziata come contrabbandiere di sigarette per poi approdare a più importanti e redditizie attività quali il commercio illegale di droghe, le auto rubate, il commercio parallelo di diamanti, il sequestri di persone e le richieste di riscatti e infine il traffico di esseri umani. Insomma, una perfetto pedigree per un devoto islamico contrario agli eccessi terreni del mondo occidentale!

Il gruppo si arricchisce tra le maglie - sempre più larghe e generose - dell'illegalità e del suo commercio. Cosa si vende e cosa si compra è del tutto irrilevante, siano esse sostanze o esseri umani. L'importante è che ci sia qualcuno disposto a pagare molto senza chiedere nulla e che le autorità non si frappongano ai traffici. Le ritorsioni sono sempre imprevedibili ed esagerate.Francamente queste azioni fanno venire più in mente quelle che per anni sono state fatte e ancora si fanno nel continente sud-centro americano. Quelle azioni che i cartelli di uno dei business più redditizio della storia dell'umanità hanno messo in atto prima in Colombia e ora in Messico. 


Il sospetto che gli autori di queste azioni stiano inviando messaggi ad altri e che le strategie siano altre che quelle apparenti, sembra non essere completamente fuori dal mondo.Quel che è certo è che gli interessi economici stanno molto al di sopra di qualsivoglia ideologia o credo religioso. Così come è certo che quanto maggiore è il caos o quanto più pericolo e difficile è muoversi, tanto più alti sono i guadagni di questi criminali.
Vi linko un post del 2010 di Sancara sulla situazione del Paese, quando scoppiarono i primi disordini nel paese.

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