Non è certo cosa nuova. E non accade solo in Africa bensì ovunque l'Acnur si trova ad operare in giro per il mondo.
E comunque l'Acnur o l'Unhcr, l'agenzia ONU per i Rifugiati, denuncia accanto alle violenze che si perpetrano in Costa d'Avorio sopratutto il silenzio della comunità internazionale.
Silenzio che poi si traduce anche in mancanza di un sostegno finanziario.
Infatti le tensioni e gli scontri dopo le ultime elezioni presidenziali e la sconfitta dell'ex-presidente,Laurent Gbabo, che però non molla la"poltrona" e tanto meno lo scettro di "re" tiranno, continuano a crescere in maniera esponenziale di città in città e di villaggio in villaggio.
Secondo l'agenzia ONU sono almeno mezzo milione di persone che, perchè contrarie a Gbabo e sostenitori di Ouattara, hanno dovuto lasciare forzosamente le proprie case e le proprie cose andando alla ricerca di un luogo che possa accoglierli.
E questo luogo solitamente è una tenda dell'Unhcr , in un campo profughi, che però, si noti bene, a causa del sovraffollamento e della promiscuità, non è esente da altri ennesimi episodi incresciosi di violenza.
Per risolvere almeno in parte e dare una migliore accoglienza sopratutto ad anziani e bambini, ovviamente l'agenzia ONU batte cassa e si rivolge ai suoi donatori nella speranza che rispondano con generosità.
Infatti alla richiesta di finanziamenti di 46 milioni di dollari, già da gennaio, non per risolvere ma per tirare un po' il fiato, la comunità internazionale ha risposto finora con solo 5 milioni.
Intanto, mentre si attende uno slancio di generosità da parte dei Paesi donatori e /o da privati(che possono anch'essi farlo ) i problemi irrisolti restano e le sofferenze della gente anche.
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)