Da stasera riparte la nuova edizione de In Onda, il talk politico in access prime time de La7. Quest’anno al fianco di Luca Telese vedremo il vicedirettore de Il Giornale, Nicola Porro, che sostituisce Luisella Costamagna.
La notizia dell’avvicendamento ha creato vari malumori nel pubblico (anche su Candido vi sono stati alcuni commenti piccati). Telese, però, sul suo blog contesta le proteste dei telespettatori:
Ho ricevuto una decina di messaggi come questo [di lettori che non vedranno più “In Onda”, ndR]. Pochi, in proporzione alle tante mail che ricevo ogni giorno, ma troppi rispetto all’idea bella che ho del pubblico, alle intelligenze che incontro per strada, nella vita di tutti i giorni, e che mi danno un feedback importantissimo su quello che diciamo e facciamo in tv. Dietro l’anonimato di Internet, invece, proliferano i piccoli integralismi, le invettive apocalittiche e i veti e gli ultimatum.
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In ogni caso: la rete ha sostenuto che un programma con due conduttori si giustificava se c’erano due punti di vista diversi. Il che vuol dire che potevano togliere sia me che Luisella. Hanno scelto di togliere lei, e di proporle un’altra cosa. Luisella si é arrabbiata (lo capisco) e non ha ancora deciso se accetterà o meno.
La replica di Luisella non si è fatta attendere, sempre sul Fatto:
L’aspetto più sgradevole di quanto scrive Luca Telese sul blog de “Il Fatto” riguarda i telespettatori che – legittimamente – esprimono dissenso e malumore per la mia sostituzione con Nicola Porro, vicedirettore de “Il Giornale”, a “In Onda” (telespettatori che basta farsi un giro in rete, o fra gli stessi commenti al post, per rendersi conto che sono assai più numerosi della “decina” cui tenta di ridurli Telese). Secondo lui si tratterebbe di invasati, di integralisti, di apocalittici che vedono censura dappertutto. In realtà, censura o non censura, sono innanzi tutto e semplicemente persone che mostrano affetto e stima nei confronti miei e del programma com’era prima. Ora, si sa che il piano umano non è il piatto forte del nostro Luca, dunque fin qui nulla di strano.
Quando però parla dei miei rapporti attuali con La7, Telese mente. Su quali siano questi rapporti parlerò quando deciderò che è il caso e non quando decide Telese (sarebbe bello sapere chi sono le sue fonti…). L’unica cosa che ora voglio dire è che ciò che ha scritto è falso. Non sono arrabbiata, ma semplicemente seria; e non sto riflettendo su un’offerta de La7, ma sto aspettando (a contratto scaduto e stipendio zero) che La7 mi faccia un’offerta degna di questo nome. Diversamente farò altro. Ciascuno parli per sé e – se ne ha una – per la sua coscienza.