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Costano più cari i mutui

Da Mondozio

Costano più cari i mutuiJean-Claude Trichet, numero 1 della Banca Centrale Europea, ha recentemente affermato che già a partire dal mese di aprile la propria istituzione monetaria potrebbe incrementare i tassi di interesse di riferimento per le operazioni di rifinanziamento principale. Semplificando estremamente il discorso, questo potrebbe voler significare un diretto incremento dei tassi di interesse applicati sui mutui (e non solo quelli con parametro di indicizzazione rappresentato dal tasso BCE) e, di conseguenza, un inasprimento del costo delle rate.

Secondo quanto sostiene il direttore di Mutui OnLine Roberto Anedda, tuttavia, non è detto che l’incremento dei tassi BCE penalizzi soprattutto i mutui a tasso variabile. Intervistato dall’Asca, infatti, Anedda ha spiegato come a subire i rialzi più significativi dovrebbero essere invece i mutui a tasso di interesse fisso.

I tassi di interesse applicati nei mutui a tasso fisso fanno infatti riferimento all’IRS, un parametro che attualmente è in rotta verso il 4%, e che potrebbe accelerare il proprio ritmo di crescita proprio con l’approssimarsi della prossima decisione della Banca Centrale Europea.

Nel frattempo I tassi sui mutui immobiliari ipotecari applicati dagli istituti di credito italiani sono calati per quanto concerne i finanziamenti con scadenze “brevi”, e sono invece cresciuti per quanto riguarda i finanziamenti più gettonati, ovvero quelli con scadenze medio – lunghe.

A sostenerlo è una recente ricerca compiuta dal magazine Casa24, de IlSole24Ore, secondo cui il tasso di interesse sui mutui variabili a 10 anni è calato dal 2,20% della settimana precedente al 2,18% dell’ultima settimana oggetto di monitoraggio del quotidiano economico.

A crescere sono invece tutte le scadenze più estese. I mutui variabili a 15 anni sono aumentati da 2,07% a 2,08%. Identico incremento per i mutui a 25 e 30 anni, con tassi di interesse medi passati dai 2,20 punti percentuali a 2,21 punti percentuali.

Per quanto infine riguarda i mutui a tasso fisso, la scadenza a 10 anni porta i tassi al 4,27%, quelli a 15 anni i tassi al 4,58%, quelli a 20 anni i tassi al 4,65%, quelli a 25 anni i tassi al 4,69% e quelli a 30 anni al 4,59%.

L’incremento dei tassi di interesse di riferimento potrebbe presto mettere in crisi circa 30 mila famiglie. A sostenerlo è il Codacons, secondo cui l’apprezzamento dei tassi di interesse della Banca Centrale Europea trascinerebbe in aumento, in maniera considerevole, le rate dei piani di ammortamento dei mutui italiani.(Piazza Grande)


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