In L’Aborto del giorno dopo - con la “A” maiuscola – Costanza Miriano concentra alcune delle farneticazioni più comuni, scelte con cura tra quelle asservite alla battaglia per confondere le idee e stabilire un codice di comportamento Universale (con la “U”) – il suo.
Quando la bugia da far passare è molto grossa è bene attrezzarsi subito, sin dalla scelta del nome. E così si chiama dipartimento all’educazione la struttura che ha deciso di distribuire gratuitamente nelle scuole superiori di New York la pillola del giorno dopo alle ragazze che ne facciano richiesta. Poi non ci sarà neanche più bisogno del consenso dei genitori, se hanno preventivamente aderito al programma di contraccezione preventiva, e qui è la bugia più grossa di tutte.
Miriano si riferisce a questa iniziativa, giudicata immorale, oscena, pericolosa, negazionista e abortiva. Che manca?
La pillola del giorno dopo, poiché appunto si prende il giorno dopo (anzi, entro 72 ore), non è affatto preventiva, e può o ritardare l’ovulazione, oppure, se il concepimento è avvenuto, impedire l’impianto di una nuova vita che già è cominciata, e quindi si tratta di un vero e proprio aborto in piena regola. C’è di mezzo insomma la vita di un bambino che viene interrotta.
La bugia più grossa di tutte, però, è proprio quella di Miriano. Se avesse avuto la voglia o la buona fede di cercare, avrebbe trovato i comunicati e gli articoli in cui si spiega il funzionamento della contraccezione d’emergenza. Avrebbe poi potuto leggere qualche fondamento di embriologia, magari un Bignami non dico un intero manuale. Ma no, non importano questi dettagli materialisti per chi difende la “Vita”, per chi chiama “bambino” poche cellule che forse nemmeno si impianterebbero o che magari diventerebbero due organismi in seguito (nel caso dei gemelli). Quelle sono una “Vita”, no, non solo, sono un bambino e quindi se prendi una contraccettivo sei un omicida. Ovviamente in seguito te ne renderai conto e ti pentirai per tutta la vita.
Per andare incontro alla pigrizia ecco alcuni link:
Il 6 giugno 2011 la Società Italiana della Contraccezione (SIC) e la Società Medica Italiana per la Contraccezione (SMIC) hanno redatto un documento comune, dal titolo “Position paper sulla contraccezione d’emergenza per via orale”.
World Health Organization sulla contraccezione.
Il gioco è ben riconoscibile (e ben noto): la vita - che diavolo significa? – e l’aborto e il bambino.
Ovviamente stiamo parlando di un ovocita non fecondato o di uno non annidato – questo sarebbe il “bambino” abortito con la contraccezione d’emergenza, che ovviamente non è più contraccezione ma un aborto!
Ma la parte più bella, in linea con il pensiero miraniano, è questa:
A me risulta piuttosto che uno dei passi principali della crescita sia imparare a prendersi responsabilità, smettere di dire “non è colpa mia, l’ho fatto per sbaglio”, cominciare a dire “ho fatto un errore, me ne prendo le conseguenze”. Ho visto tante vite rifiorire, quando una mamma si è fatta carico di quello che all’inizio sembrava un incidente di percorso, e invece è diventata occasione di conversione, e poi gioia infinita, cioè un bambino.
E tra l’altro qui non si vede quale sia il progresso tra abortire in ospedale, sapendo che lo si sta facendo, e abortire senza neanche esserne certe. Io penso che queste adolescenti, crescendo, potrebbero anche tormentarsi tutta la vita, nel dubbio che la bomba preventiva che hanno fatto esplodere nel loro utero abbia ucciso una vita, quella del loro bambino. Sarà ancora più difficile fare i conti con il lutto, se neanche si è certe di cosa si è fatto davvero. C’era mio figlio, lì dentro? L’ho ucciso?
Consiglierei di scagliarsi anche contro le spirali (iud) e, perché no?, contro i preservativi. Forse anche contro l’astinenza (forse lo ha fatto, sono io a essermi persa le precedenti puntate). Tutti i bambini potenziali eliminati da questi infernali meccanismi abortivi!
Miriano è uno degli esempi migliori della totale inutilità del sistema nervoso centrale (vedasi anche i suoi commenti sugli embrioni e sulla fluidità sessuale, se la prende a morte con il pezzo tradotto la settimana passata da Internazionale e pubblicato la scorsa estate dal New York Times).
FONTE :http://bioetiche.blogspot.it/2012/09/costanza-miriano-o-delle-farneticazioni.html