Magazine Italiani nel Mondo

Costi della vita a confronto

Creato il 02 agosto 2010 da Albino

Cari lettori, oggi facciamo un post serio, istruttivo e d’inchiesta allo stesso tempo. Iniziamo ricapitoliando cosa ho fatto la settimana scorsa, da lunedi a domenica (ieri).

Lunedi scorso sono andato a Hiroshima in viaggio di lavoro, aereo piu’ un’ora di taxi fra i monti sperduti del Giappone piu’ rurale, piu’ meeting di quattro ore in Giapponese nella sede di Mitsubishi, piu’ un’altra ora di taxi con abbiocco incorporato, un okonomiyaki Hiroshima-style e due ostriche fritte al volo in aeroporto e via a casa. Martedi invece sono rimasto a casa, e cosi’ mercoledi – tra parentesi a Tokyo ora come ora fa tipo 36 gradi con umidita’ al 95%, non e’ che ti viene voglia di uscire.

Giovedi sono uscito con un’amica italiana, ci siamo fatti una cena in grande stile giapponese, beh oddio… tenpura bagnata da una bottiglia di bianco, per dire. E qui, contate bene, era la prima volta nella settimana che uscivo.

Venerdi. Venerdi sono uscito per aperitivo e pizza in velocita’ con un amico francese, poi un paio di drinks ma siamo tornati presto, tipo alle 10 e mezza ero a casa.

Sabato mattina sono andato dal barbiere e poi mi sono diretto verso Omotesando, da Softbank a ritirare l’iphone4 che avevo ordinato qualche settimana prima e che era finalmente arrivato. Da Softbank e’ successo che mi hanno rifiutato la formula di pagare un tot al mese (ovviamente, dato che il mio visto scade a novembre – mi sarei stupito del contrario). Quindi ho dovuto pagare euro 410 sull’unghia, che comunque mi verranno scontati a circa duecento con sconti da 10 euro al mese per due anni in bolletta. Sentendo di questo sconto li avrei mandati volentieri a fanculo (ti devo pagare subito perche’ hai paura che prenda il telefonino e scappi all’estero, pero’ tu lo sconto me lo dilazioni in due anni. Nuova politica sull’immigrazione per invogliare i gaijin a non lasciare il Paese?). Comunque sia, taglio corto e lascio perdere le polemiche contro le aziende telefoniche giapponesi, per parlarne ci vorrebbe un blog ad hoc, dedicato all’argomento.

Sabato a pranzo un boccone veloce in un bel bar a Omotesando. Poi ritorno a casa verso il pomeriggio e via di nuovo, perche’ c’era il matsuri del fiume Sumida, che se non sbaglio e’ il piu’ importante festival di fuochi d’artificio del Giappone. Praticamente e’ un festival di fuochi d’artificio della durata di un’oretta e mezza, sparati lungo un fiume, precisamente da due postazioni diverse, una verso la foce e una piu’ a monte.

Bello, direte voi. Giappine vestite in yukata, gente seduta a terra che beve birra e chiacchiera amabilmente sgranocchiando yakitori, il fiume, i fuochi d’artificio, le bancarelle, le giappine vestite in yukata, una delle quali seduta dietro di me che mi mostrava la mutandina bianca… ah, l’avevo gia’ menzionata la parte delle giappine in yukata? Ok vado oltre.

Tutto qui? Quasi, diciamo. Questa e’ la parte bella, quella che avra’ fatto sicuramente sbrilluccicare gli occhi ai pippaioli (e alle pippaiole) drogati di anime e drama giapponesi che leggono questo blog. Ma come in tutto, c’e’ l’altra faccia della medaglia, e credetemi in Giappone c’e’ sempre l’altra faccia, a meno che non siate dei turisti che vengono qui con le fette di Evangelion sugli occhi a visitare templi e a fotografare i piatti al ristorante. Siamo a Tokyo, ricordate? Quindi aggiungete a questa scena bucolica un paio di elementi di disturbo:

Innanzitutto, una milionata di persone, o giu’ di li’. Che sommati al clima monsonico-tropicale e all’innata capacita’ dei giapponesi di essere capre (tutti ammassati nello stesso posto, tutti a fare la fila, uno dietro all’altro – tipo sabato vedevi scene come il marciapiedi a destra della strada con calca infernale, fermo da ore – e il marciapiedi a sinistra praticamente libero, passeggiata confortevole fino al luogo dei fuochi. Possibile che a nessuno sia venuto in mente di attraversare la strada? Probabilmente tutti ci pensano ma nessuno lo propone per paura di fare una proposta intelligente in una comitiva di giapponesi. Potrebbe offendere gli altri, eh).

Il secondo elemento di disturbo e’ che i fuochi d’artificio si tengono a Tokyo, capitale mondiale del cemento, degli edifici sparpagliati a casaccio, dell’abuso ambientale e secondo me anche edilizio (o per lo meno lo sarebbe in un altro qualsiasi paese civile al mondo). Tradotto, questo significa che non importa in quale posizione ci si metta, il fuoco d’artificio sara’ sempre parzialmente o totalmente ostruito da un grattacielo, da una tangenziale, da un cavalcavia, da un parcheggio, da un sovrapassaggio pedonale, da una inutilissima torre di cemento senza finestre, eccetera. Anche se ti metti in riva al fiume, si’. Comunque sia, la parte di spettacolo pirotecnico che ho visto e le mutandine della giappina non erano niente male – anche se ad essere onesto i fuochi del Redentore a Venezia sono meglio. Secondo me.

E siamo a domenica. Domenica due spese, quattro banane un po’ di insalata, una bolletta pagata. Poi al pomeriggio sono andato al cinema con tanto di giappina che aveva dei biglietti gratis per cui non si e’ pagato nulla. Un caffe’ prima del cinema, e mi sono comprato una custodia economica per l’iphone. Poi dopo il cinema siamo andati a mangiare un english roast in un pub, con una birretta.

Fine del racconto della settimana. Ora, volete sapere quanto ho speso di tutto questo, tralasciando l’iphone? Ho speso circa 400 euro, tutto compreso. Contate che a cena sono uscito giovedi, venerdi e domenica, piu’ lunedi sera in velocita’ all’aeroporto e sabato a pranzo. Domenica al pub, per dire, giovedi Izakaya e venerdi una pizza. Cioe’, non sono andato a mangiare ostriche e champagne. Sabato abbiamo mangiato “al sacco”, praticamente, un paio di yakitori alle bancarelle e poco piu’. Non ho fatto disco, non sono andato a club costosi, non ho fatto shopping.

Ma il punto e’. Perche’ ho l’impressione di aver speso un casino di soldi e di non aver fatto nulla in confronto a quello che ho speso? Che ne pensate? In Italia (o ovunque voi viviate) a fare le stesse cose voi quanto avreste pagato? Essendo fuori da anni non ho un’idea precisa di come sia il costo della vita.

Se volete il dettaglio delle spese nel prossimo post le elenco.

Sotto, il fiume Sumida dall’alto, barche in attesa dei fuochi, gente seduta in strada in attesa dello spettacolo, e qualche giappina in yukata.

800px 20080317 jpn140 sumida tsukiji more
800px sumida river at night tokyo
asakusa 3
hanabi2009 05
sumidafireworks 006


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog