Pubblicato da Maria Grazia Casella
La Costiera Amalfitana
Solo 50 chilometri di strada separano Vietri sul Mare da Positano. Ma che strada! Il Nastro Azzurro (così è soprannominata!) si snoda a picco sul mare lungo il più spettacolare tratto di costa tirrenica, rivelando a ogni curva scorci sublimi e collegando i 13 comuni della Costiera Amalfitana. L'ho percorsa in lungo e in largo la scorsa settimana durante #SalernoC2C, il blogtour organizzato in collaborazione con #Tbnet, con l'obiettivo di scovare indirizzi preziosi, chicche e curiosità da suggerirvi se avete in programma un week-end in Costiera, meglio se in coppia, visto che siamo in una zona ad altissimo tasso di romanticismo.
Ecco le cinque tappe da non mancare per un itinerario di charme...
AmalfiIl Duomo di Amalfi
"Signorì, qui ci stanno dei limoni che se solo lo prendi in mano ti caccia un profumo che è una cosa inebriante". E io mi lascio inebriare senza opporre resistenza, ben sapendo che questa non sarà che la prima di una lunga serie di esperienze sensoriali che mi attendono durante i miei giorni in Costiera Amalfitana.
Inizia con questo colorito invito davanti a una cesta di limoni giganti (i celebri sfusati amalfitani) la mia visita di Amalfi, la più antica delle quattro Repubbliche Marinare, città d'arte e di mare che sorge praticamente al centro della Costiera, dominata dal grandioso Duomo di Sant'Andrea. Non fatevi scoraggiare dall'imponente scalinata e salite ad ammirare il portone in bronzo, fuso a Costantinopoli nel 1066, poi entrate a visitare la chiesa, la cripta in cui sono custodite le spoglie di Sant'Andrea Apostolo, e il chiostro, intimo e raccolto. Prima di ritornare nella piazza per un meritato limoncello ai tavolini dei numerosi caffè all'aperto, andate alla scoperta dei vicoli del vecchio borgo marinaro, un labirinto di passaggi coperti, sottoportici, piazzette mignon su cui affacciano localini, botteghe, fruttivendoli. Lasciatevi guidare dal gorgoglìo dell'acqua e in uno slargo scoprirete la bizzarra fontana De Cape 'e Ciucci, dove un tempo si abbeveravano gli asini che scendevano dalla Valle dei Mulini carichi di frutta e verdura e che oggi ospita un caratteristico presepe.
La fontana De Cape 'e Ciucci ad Amalfi
Conca dei MariniPer una serata a due indimenticabile, prenotate un tavolo al Ristorante Calajanara dell'Hotel Conca Azzurra di Conca dei Marini, incastonato in una delle location più strepitose della costiera, a un passo dalla celebre Grotta di Smeraldo. Sull'elegante terrazza a picco sugli scogli e con vista su Capri che brilla in lontananza, gusterete piatti d'autore a chilometro zero a base di pesce dei pescatori locali, pasta di Gragnano, formaggi dei Monti Lattari o delle eccellenti materie prime provenienti dalla Tenuta Campitiello, di proprietà del patron Salvatore Criscuolo. Noi abbiamo gustato uno squisito risotto al limone sfusato con gamberi, zuppa di pesce e, dulcis in fundo, una sontuosa sfogliatella di Santa Rosa. Forse non lo sapete, ma il dolce napoletano famoso nel mondo fu creato quasi per caso nel '700 proprio qui a Conca dei Marini, dalle suore del vicino monastero di Santa Rosa. Potete poi fermarvi a dormire in una delle camere di grande charme dell'albergo Conca Azzurra, manco a dirlo eletto da TripAdvisor tra gli hotel più romantici d'Italia. Sono una diversa dall'altra, tutte con terrazza privata sospesa sul mare, dove al mattino potete fare colazione con una delle viste più incantevoli di tutta la Costiera Amalfitana.
Il Ristorante Calajanara a Conca dei Marini
RavelloUn tuffo nelle acque limpide della baia di Conca e poi via, verso Ravello, il borgo amato da artisti, scrittori, musicisti, attori e divi di Hollywood che, ne sono certa, vi conquisterà. Prendetevela comoda, perché Ravello va assaporata con calma, passeggiando senza fretta tra i vicoli, i giardini e gli antichi palazzi della nobiltà locale, molti dei quali ospitano oggi hotel tra i più esclusivi della Costiera Amalfitana. Come Villa Cimbrone, la magnifica residenza che sorge su un promontorio in cima al paese, dimora di nobili famiglie locali fino all'inizio del '900, quando fu acquistata da un banchiere inglese, certo Ernest William Beckett. Fu lui l'artefice del restauro della villa, ma soprattutto della straordinaria sistemazione dell'immenso parco circostante, fondendo magistralmente gli stili botanici inglese e italiano. Il risultato è un giardino unico al mondo e tra i più belli d'Italia, un trionfo di aiuole multicolori, roseti profumati, piante ed essenze rare, disseminato di statue e reperti antichi, che potete visitare anche se non alloggiate nell'albergo, visto che è aperto al pubblico (ingresso 7€).
L'Hotel e i Giardini di Villa Cimbrone a Ravello
Una volta entrati, seguite il lungo e suggestivo viale fino alla Terrazza dell'Infinito e preparatevi all' "effetto Wow". Il panorama che vi si aprirà davanti supera infatti ogni immaginazione, spaziando sullo scenario straordinario della Costiera Amalfitana fino al golfo di Salerno. Vi sembrerà davvero di essere sospesi tra cielo e mare e capirete perché generazioni di artisti hanno trovato qui ispirazione per le loro opere.
L'hotel non è da meno. Non per niente è stato il rifugio segreto di una divina come Greta Garbo e il libro degli ospiti vanta un lungo elenco di celebrities, tra cui Richard Gere è solo l'ultimo in ordine di apparizione. Sogni d'oro garantiti nelle sue camere con gli arredi antichi, le antiche piastrelle vietresi e i soffitti affrescati, che affacciano su uno dei panorami più spettacolari del mondo. Lo stesso che fa da sfondo ai concerti del Ravello Festival, appuntamento imperdibile se siete appassionati di musica. Per tutta l'estate alterna concerti di classica, sinfonica, jazz e pop nella straordinaria cornice di Villa Rufolo, l'altro celebre giardino di Ravello, legato al ricordo di Richard Wagner, che vi trovò ispirazione per il Parsifal.
La Terrazza dell'Infinito a Villa Cimbrone
CetaraA questo punto, se volete ritrovare l'atmosfera di un autentico borgo marinaro, dirigetevi verso Cetara, il più importante porto peschereccio della costa di Amalfi. I suoi abitanti sono perlopiù pescatori specializzati nella pesca al tonno e infatti qui ha sede una delle maggiori flotte di pescherecci d'alto mare del Mediterraneo. Ma Cetara è famosa anche per una specialità tipica tutta da gustare: la colatura di alici, una salsa piccante ricavata dal residuo del deposito delle acciughe nei barili. Lo so, detto così non sembra particolarmente appetitoso, ma andate all' Acqua Pazza, delizioso locale proprio sul porto e vi si aprirà un mondo di profumi, storie e sapori dimenticati, dalle alici sotto sale al carpaccio di tonno e spada, dalla frittura di alici di rara leggerezza alle immancabili linguine con la colatura di alici. A raccontarvi le storie del paese penserà poi Gennariello, il patron del locale, che di Cetara conosce ogni pietra e leggenda e con la sua passione ve la farà amare al punto che partirete con la voglia di ritornare, presto.
Cetara
Vietri sul MareSiamo quasi alla fine del nostro viaggio, ma c'è ancora tempo per una sosta. Ovviamente a Vietri, perché non si può lasciare la Costiera Amalfitana senza portarsi a casa almeno una tazza, un vaso, un piatto, o anche solo una piastrella, allegri e colorati come solo le maioliche locali sanno essere. Arrivando in quella che è considerata una delle capitali italiane della ceramica, rimarrete colpiti dalla quantità di botteghe di ceramisti, molti di antica tradizione. Sarà un vero piacere girare di bottega in bottega alla ricerca di un regalo speciale, da fare o da farsi, un piccolo concentrato della solarità e della gioia di vivere di questa terra.
Splendide ceramiche vietresi decorano anche le camere e le sale da bagno del Lloyd's Baia Hotel, il miglior albergo della zona, dove potrete trascorrere l'ultima notte, approfittando della vicinanza con il ristorante Re Maurì, che si trova proprio lì a fianco, per concedervi un cena davvero regale. La nostra è stata ampiamente all'altezza della fama del locale e del giovane chef Lorenzo Cuomo, con un menu che apriva con Gamberetto Rosso con Battuta di Fassone Piemontese e neve di Ostrica, proseguiva con un Riso Carnaroli all'Acqua di Pomodoro con Crudité di Pesce (top!), poi Baccalà, Zuppa di Pesce, Alghe e Sfoglia di Pane alla Pizzaiola, per concludere con un dessert di Banana, Caramello e Rum. Una bontà!
I piatti del ristorante Re Maurì