Oggi tutti parliamo di ecologia, di distruzione dell’ambiente, di imminenti e spaventose catastrofi. All’atto pratico, poi, pochi di noi ci muovono, per svariati motivi, certo. Bene e noi ci troviamo una soluzione, se volete seguiteci.
Ogni anno, quando inizia la primavera, accade sulla terra un fatto meraviglioso: i semi degli alberi, che per tutto l’inverno hanno dormito nella terra, si svegliano, si aprono e lasciano uscire nuove piante. Tutto inizia però in autunno, quando il vento stacca dai rami i semi, portandoli lontano. Il seme possiede in sè tutto ciò di cui ha bisogno per sopravvivere.
Orbene in queste giornate pre autunnali, procuriamoci un seme.
Quale seme scegliere?
Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, certo dobbiamo essere lungimiranti, sapere, immaginare dove metteremo poi quest’albero e soprattutto dove siamo noi, dove crescerà la nostra piantina. Altezza, latitudine, clima e quant’altro interferiscono per la riuscita della nostra operazione, perchè noi vogliamo
Riflettendo ci siamo rifatti alle operazioni di rimboschimento messe in atto dal corpo forestale in tutte le nostre zone prese di mira, ogni anno di più, dalla mano degli incendiari? Dicevamo, proprio da queste esperienza, scegliamo ad esempio il Pino nero, ma voi potrete usare qualsiasi seme, pur, lo ripetiamo, che sia una specie che facilmente si ambienterà nel vostro ambiente. Attenzione però ogni specie arborea ha bisogno, oltre che del suo habitat, di cure e caratteristiche particolari, legate ad una serie di delicati equilibri con il clima, il terreno, la vegetazione circostante.
Per la semina procedete come segue: in un vasetto che potete tenere sul terrazzino di casa o su un davanzale, dopo aver smosso il terreno del vostro vaso con una punta di bastone, interrate i semi ad una profondità pari a circa due tre volte la loro lunghezza (sette otto millimetri), poi, per quanto è possibile, cercate di non tenere il vaso in un ambiente troppo riscaldato. Se lo esponete all’aperto, collocatelo al riparo dal vento e dal freddo. Durante la germinazione fate una o due annaffiature al giorno badando che l’acqua non
Per le operazioni di trapianto, che sarà bene effettuare in primavera, prima della ripresa vegetativa, tenete a mente alcuni punti: prima della messa a dimora, lavorate bene il terreno e con l’anticipo di qualche mese, evitando di portare in superficie le zolle profonde, prive di humus; se il terreno è molto compatto, fate una buca che riempirete di terriccio da giardino o proveniente dal bosco, e ponete sul fondo del ghiaino per evitare ristagni d’acqua; se effettuate la messa a dimora in un bosco, e non avete lavorato bene il terreno, evitate di fare buche troppo grandi che potrebbero riempirsi d’acqua.
Ora avete la vostra pianta che, se avete eseguito le varie fasi e avete aspettato il giusto tempo, sarà in grado di sopravvivere e crescere da sola.
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