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Costruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescatura

Da Wernerio
Costruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescatura Torniamo ad occuparci della volta dell'ingresso, che come avevo anticipato sarà intonacata e dipinta.
Costruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescatura Per la realizzazione del fondo, a differenza della lunetta del portone principale per la quale avevo riciclato un frammento di vero intonaco, userò del semplice gesso in polvere.
Le superfici curve infatti renderebbero impossibile l'applicazione del materiale già secco, causandone la rottura (ma questo metodo potrebbe tornare utile in futuro per la realizzazione di un curioso effetto crepatura).
Mescolando il gesso con un po' d'acqua ottengo un composto cremoso cche posso stendere sulla superficie interna della volta con la spatola. Non mi preoccupo tanto delle rifiniture (che effettuerò poi con la carta vetrata), quanto della sua uniformità e di non lasciare bolle d'aria all'interno.
Costruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescaturaCostruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescatura
La levigatura avviene, come già detto, con un pezzetto di carta abrasiva a grana fine, che lascia la superficie liscia e pronta per la fase successiva: l'affrescatura.
La scelta del soggetto è semplice in quanto ho già un'idea piuttosto precisa di quello che voglio realizzare. L'affresco sarà visibile solo in parte dall'esterno, quindi ho bisogno di un disegno semplice e puramente decorativo.
Costruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescaturaUna soluzione piuttosto comune nelle volte medievali (soprattutto di edifici religiosi) era la rappresentazione del cielo stellato, in modo spesso molto schematico con stelle equidistanti su sfondo blu. Tra i vari esempi trovati facendo qualche ricerca, mi soffermo su due in particolare, appartenenti alla cripta della cattedrale di Rieti ed alla celebre Cappella degli Scrovegni di Padova.
Nel primo caso si tratta di una volta a crociera mentre nel secondo di una volta a botte, ma il disegno può essere facilmente adattato facendo coincidere le nervature con il profilo dei quattro spicchi che formano la mia volta a padiglione.
Prima di affrontare il lavoro effettuo alcune prove di colore su un foglio di gesso realizzato tempo fa per testare la resistenza del materiale.
Una prima prova prevede l'uso del colore rosso sulle nervature con l'aggiunta di eventuali decorazioni floreali a greca. Il contrasto però risulta eccessivo e toglie protagonismo al soggetto principale, opto quindi per un tono più chiaro che va dal giallo al marroncino.
Le stelle invece vengono incise nel gesso usando un punteruolo (a sinistra) e la punta del compasso, più piccola ed affilata (a destra).
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Una volta deciso il soggetto definitivo, traccio a matita le linee guida e passo alla coloritura delle nervature e dei quattro spicchi.
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La porosità del gesso fa sì che l'acquerello si asciughi molto in fretta e questo mi permettere di procedere nella lavorazione senza lunghe attese e senza che i colori sbavino, anche quando (come nell'immagine in alto) si tratta di dipingere su un primo strato di colore.
La lavorazione delle nervature viene completata con l'aggiunta di una linea marrone  e di una bianca, anche in questo caso ottenuta incidendo il gesso con la lama del cutter.
Costruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescaturaCostruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescatura
A questo punto tocca finalmente alle stelle, incise a distanza regolare alternando le file fino a formare una griglia uniforme.
Le stelle sono tutte ad 8 punte e in ogni spicchio ne sono presenti 19 (per un totale di 76). Non so se ci sia un significato simbolico dietro a questi numeri. Lo lascerò decidere ai posteri, che sicuramente si affanneranno nella ricerca di qualche messaggio occulto riconducibile alla presenza dei templari in Italia o al nuovo romanzo di Dan Brown.
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Costruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescatura
Costruzione 145: Volta a padiglione (2) - l'affrescatura Infine, ecco una prova di posizionamento della volta per avere un'idea del suo aspetto dall'interno.
La foto è stata scattata inserendo (non senza difficoltà) la macchina fotografica tra i pilastri del loggiato piccolo e spalancando il portone. Ad occhio nudo la volta non sarà visibile se non con l'aiuto di uno specchietto.
MATERIALI:
gesso, acquerelli
STRUMENTI:
compasso, pennelli, spatolina, carta abrasiva
MISURE (in cm): perimetro interno: 5,7 x 5,7

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