Elezioni Europee, basta ritardi si discuta e si porti subito in aula la proposta di istituzione della Circoscrizione elettorale Sardegna.
Cotti (m5s): “Invito tutte le forze politiche sarde a fare la loro parte sollecitando la presidente della commissione affari costituzionali, Angela Finocchiaro”
Roma, 4 marzo 2014 – “Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernenti l’istituzione delle circoscrizioni Sicilia e Sardegna nell’ambito della elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia”. Così reca il disegno di legge (Atto Senato n. 939, in allegato), presentato nel luglio del 2013 dal senatore del M5S Roberto Cotti.
Da allora sono passati, inutilmente, 8 mesi. Per questi motivi, stante l’approssimarsi della scadenza elettorale europea, il senatore Cotti ha lanciato un appello a tutte le forze politiche isolane affinchè siano mosse le opportune sollecitazioni al presidente della 1^ Commissione permanente del Senato (Affari Costituzionali), Anna Finocchiaro (Pd), e venga così avviata la discussione su questa ed altre proposte, tutte tese a raggiungere sostanzialmente lo stesso fine. “Ci sono tutti i tempi, se si vuole, per raggiungere l’obiettivo”, ha detto Cotti.
Il disegno di legge presentato dal senatore Cotti, formulato sulla base di una proposta del Consiglio Regionale della Sardegna del giugno 2009, si pone l’obiettivo di assegnare alla Sardegna l’effettiva rappresentanza di cui avrebbe diritto in base al criterio demografico, prevedendo innanzitutto la disarticolazione dell’attuale circoscrizione elettorale dell’Italia insulare, formata da Sicilia e Sardegna, in due circoscrizioni autonome. In considerazione della ridotta estensione del collegio, la proposta riduce il numero di firme da raccogliere per la presentazione delle liste, quantificate tra un minimo di 3mila e un massimo di 10mila. Inoltre – e conseguentemente – la proposta Cotti prevede, in ogni caso, alla data di entrata in vigore della legge, che l’assegnazione del numero dei seggi alle singole circoscrizioni sia effettuata sulla base dei risultati dell’ultimo censimento generale della popolazione.
“Occorre sanare la grave discriminazione di rappresentanza istituzionale dei sardi, che peraltro confligge sia con il principio di rappresentanza e sia con il riconoscimento delle specificità dell’Isola, entrambi affermati con nettezza in ambito europeo con diversi trattati comunitari”, ha concluso il senatore del Movimento 5 Stelle.