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Cougars, Inc. – MILF e giovani studenti

Creato il 09 novembre 2011 da Soloparolesparse

Davvero poco di buono in questa commedia di K. Asher Levin, che non riesce a far sorridere ed ha una storia poco avvincente.
Cougars, Inc. prende spunto da un intreccio buono che potrebbe portare a continue situazioni comiche ma non riesce mai a sfruttarle appieno.

Sam arriva nel nuovo college dopo essere stato cacciato da un numero imprecisato di esperienze precedenti ed ha le ovvie difficoltà ad integrarsi.
La madre, ex playmate, finisce i soldi e lui dovrebbe abbandonare la scuola.
Al suo caso si interessa solo il preside sorprendentemente umano.

Poi però a Sam capita casualmente di fare sesso con una donna più grande di lui, che lo aiuta anche economicamente.
Da qui parte il plot perchè i suoi amici lo convincono a mettere su un pazzesco business basato sul sesso.
Praticamente festini che mettono in contatto MILF e giovani studenti. Le prime ridanno un senso alla propria vita sessuale, i secondi sono praticamente in paradiso.

E poi naturalmente c’è la giovane Courtney di cui Sam si innamora che fiinisce per smontare il castello.

Come detto il film non funziona, non fa ridere, non fa nemmeno sorridere.
Il momento clou, in cui si svelano gli intrecci e che dovrebbe essere devastante dal punto di vista comico arriva dal nulla, senza preparazione e finisce per non fare l’effetto voluto.

Kyle Gallner sembra sempre mezzo fatto, ma poi scopriamo che invece è un ragazzo splendido, il ruolo è confuso.

 

Cougars, Inc. – MILF e giovani studenti

La cosa migliore del film è senza dubbio uno straordinario James Belushi che risolleva la situazione ogni volta che entra in scena, davvero fuori posto in un film di tale basso livello.

In realtà di cose buone ce ne sono ancora alcune da non dimenticare.
E mi riferisco ai corpi (anche nudi) di Denise Richards, Kathryn Morris, Rebecca Mader e naturalmente quello più fresco di Sarah Hyland, la cui interpretazione è una delle poche che meritano attenzione.

Nota a parte per la divisione in capitoli del film, proposta come diario scolastico.
E i cartelli a mo’ di diario ritornano anche per il racconto iniziale delle esperienze precedenti di Sam e per alcune altre situazioni.
La soluzione non è nuovissima ma è ben fatta e risulta simpatica.
Soprattutto nel capitolo il cui titolo è un evidente omaggio al Dottor. Stranamore, quello che infatti compare come How I stopped warning and learned to love my school.

Tutto il resto è noia…



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