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Cous Cous

Da Silvia Mirone

Cous Cous
Un altro cereale adatto per l’estate è il cous cous.
I minuscoli grani del cous cous si ottengono da lunga lavorazione delle semole di diversi chicchi macinati grossolanamente (grano duro, orzo, miglio: è possibile ottenere il cous cous da quasi tutti i cereali).
Questa lenta e paziente lavorazione, che ha visto le mani di milioni di donne nordafricane, è oggi sostituita in gran parte dalla meccanizzazione. Ad essa si contrappone un’incredibile velocità di cottura.
Il cous cous cuoce infatti in cinque minuti (5!) ed è perfetto anche per chi ha la necessità (occasionale o meno) di transitare in cucina volando.
Affinché il cous cous resti sgranato e non diventi una pappa è importante però in questi cinque minuti fare poche semplici mosse giuste. Vediamo quali:
1: calcolate circa 80g (mezza tazza) di cous cous a persona
2: ponetelo in una ciotola e cospargetelo con un filo d’olio. Poi mescolate con una forchetta. L’olio andrà a formare una pellicola protettiva intorno ad ogni singolo piccolo chicco, in modo da contribuire a non farlo incollare ai suoi vicini
3: scaldate una sufficiente quantità di acqua salata in un pentolino fino al bollore
4: versate l’acqua bollente fino a ricoprire il cous cous come un velo
5: lasciate riposare 5 minuti coprendo con un piatto
6: passati i 5 minuti scoperchiate e sgranate delicatamente il cous cous con le punte della forchetta.
Magicamente, quello che sembrava un blocco unico, si trasformerà in tanti granellini sgranati, pronti per essere mangiati, accompagnati da carne, pesce o verdure.
Il mio consiglio è come sempre quello di scegliere un cous cous integrale e possibilmente biologico (ma pare sia quasi impossibile trovarlo integrale se non proprio nei negozi di alimenti biologici), non importa poi se di grano, farro, mais o riso. Tutti sono buonissimi, anche così, da soli. Un po’ come il pane.
E al pane infatti vi consiglio di sostituirlo, come accompagnamento ai piatti che volete.
Seguiranno ricette!


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