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Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo a Trapani

Da Ilrepungente @Repungente

Cous Cous FestL’estate è finita e, come ogni anno da otto a questa parte, ho aspettato anche la fine di settembre per prolungare le vacanze nella paradisiaca Lampedusa, ma come si sa, le cose belle tendono a finire e così anche O’Scià e tutta la magia che ruota attorno a questo evento è svanita.

Per fortuna la mia bella Sicilia offre ancora tante occasioni di divertimento e il bel tempo consente di fare ancora qualche bagno al mare, nell’acqua cristallina, limpida e in spiagge con poca confusione.

Una validissima alternativa a O’Scià che ogni hanno, ahimè, mi sono persa è il Cous Cous Fest di San Vito Lo Capo, una rinomatissima località in provincia di Trapani, nota per una spiaggia grandissima e bianca, attrezzata e con un mare incantevole, paragonabile per sommi capi, a quello lampedusano o sardo.

San Vito Lo Capo mare
Tralasciando la bellezza del mare, l’accoglienza della gente, l’ottima cucina trapanese fatta di cose semplici, buone e genuine, la pulizia delle strade e l’aria che si respira, voglio parlarvi del Cous Cous Fest, una manifestazione internazionale che coinvolge numerosi paesi del mediterraneo e non solo (Senegal, Marocco, Tunisia, Francia, Stati Uniti, Palestina, Israele etc.), in grado di combinare tutto il piacere di una festa di paese con sfide gastronomiche a base di cous cous tra i diversi paesi e con dell’ottima musica, sorseggiando del buon vino locale.

Il cous cous, chiamato anche con i termini cuscus o couscous è un piatto povero, tipico dei paesi nord africani e della Sicilia occidentale, costituito da semola di grano duro macinato sottoforma di piccoli granuli (nel trapanese si suole dire che la semola è “incocciata” con le mani) che sono cucinati a vapore in una pentola di terracotta smaltata con il brodo.

Il brodo trapanese è realizzato con un miscuglio di vari pesci tra cui la cernia, lo scorfano, un po’ di gamberi e di scampi e altri tipi di pesce del luogo adatti al brodo e il piatto finale è molto semplice da preparare e ha un sapore unico e inimitabile.

Piatto couscous san vito lo capo

Questa rassegna enogastronomica che è nata a San Vito Lo Capo nel 1998 è giunta al suo sedicesimo anno di età, prevede una serie di varietà di cous cous realizzati dai migliori chef di moltissimi paesi che si sfidano tra di loro in laboratorio per preparare la propria variante attraverso l’uso di condimenti diversi.

Dal classico couscous sanvitese alla versione brasiliana, dal couscous marocchino a quello palestinese, dal piccante con le verdure a quello con tonno e origano, girando le vie del paese nei quattro punti strategici è possibile provarne un piatto abbondante, un bicchiere di vino bianco o rosso locale e un dolce o la frutta pagando un ticket di dieci euro da spendere in una delle “Case del couscous”.

La cosa bella è che a servire i piatti sono donne senegalesi, marocchine, tunisine e sanvitesi che con i loro caldi sorrisi ti mettono a tuo agio a dimostrazione che la “contaminazione” tra culture e popoli diversi è sempre possibile e vedere israeliani e palestinesi fianco a fianco a cucinare il couscous lascia tutti con un gran sorriso in bocca.

settembre 2013 157
Sono arrivato nel corso principale del paese attorno alle diciotto, dopo una splendida giornata di mare e tanto sole e mi sono immerso tra i tantissimi stand espositivi, mescolandomi tra la gente incuriosita dagli innumerevoli prodotti esposti.

Infatti, per le principali vie del paese sono allestiti tantissimi stand che pubblicizzano e vendono prodotti enogastronomici e quest’anno ho trovato “Cose Duci”, uno stand con le originali caramelle americane con tantissimi gusti, lo stand con i formaggi storici siciliani (caciocavallo, mozzarelle, forme di formaggio pecorino condito con nocciole, mandorle e pistacchio e molto altro), il “Vero cannolo di Piana degli albanesi” (con cannoli di tutte le dimensioni), “Cuore nero” (lo stand della liquirizia).

Pistacchio di Bronte
E ancora: “Oriental Tea Room” (con tantissimi tipi di thè orientale), “ I veri sapori dell’Etna” (con tantissimi prodotti al pistacchio di Bronte tra cui il gelato, le creme da spalmare, il pesto etc.), numerosi stand con vini, olio, tonno e artigianato locale e la Camera di Commercio di Trapani con vari articoli da regalo realizzati artigianalmente e prodotti enogastronomici.

Inoltre, al Waha (nome arabo che significa oasi nel deserto), un’area allestita sulla spiaggia con addobbi arabeggianti e divanetti etnici è possibile degustare il couscous della Casa del Cous Cous del Mediterraneo davanti al mare e con spettacoli di odalische e atmosfere magiche.

camera di commercio di trapani
  
foto cannoli di sicilia

E' uno spettacolo girare per le strade del paese tra tantissime esposizioni, odori e fragranze di prodotti tipici del luogo, soffermandosi, ogni tanto, ad ammirare qualche artista di strada pronto a far divertire ed entusiasmare il pubblico che aumenta di continuo o qualche musicista che con strumenti improvvisati o con i bonghi danno il giusto ritmo alle loro canzoni o ai loro sospiri.

formaggi storici siciliani

  

settembre-2013-192.jpg

Al centro della Piazza, proprio di fianco della Chiesa Madre al c’è il palco in cui, dopo le venti, si sono tenuti dibattiti e presentazioni dei principali chef, del cibo cucinato, delle sfide culinarie, con numerose videoclip e interventi.

Francesco De gregori Cous Cous Fest
  
De Gregori San Vito lo Capo

Per terminare la serata in bellezza ho assistito a due concerti bellissimi, rispettivamente di Francesco De Gregori e di Max Gazzè, uno spettacolo nello spettacolo di due artisti eccezionali e coinvolgenti.

Max Gazzè San Vito Lo Capo
  
Max Gazzè Cous Cous Fest

In conclusione posso dire di aver trascorso due giornate molto divertenti e piacevolisime, all’insegna del buon cibo, del sole, del mare e dell’ottima musica, un’esperienza unica e senz’altro da ripetere e invito tutti voi a organizzarvi e prenotare una splendida e indimenticabile vacanza di fine estate nell’incantevole cornice sanvitese.

Il mio consiglio è di prenotare con largo anticipo eventuali bed and breakfast, case vacanza o hotel perché trovare un alloggio last minute è quasi impossibile, vista l’elevata affluenza turistica; inoltre conviene acquistare il biglietto per la degustazione del couscous nel pomeriggio per evitare lunghe file alle varie biglietterie.

Ceramiche al Cous Cous Fest
  
Prodotti ittici San Vito lo Capo

Sul sito ufficiale del Cous Cous Fest è possibile visionare il programma completo, foto, video e consigli su come arrivare, dove alloggiare ed eventuali contatti, oltre all’Ufficio stampa, le news e molto altro.

Non esistono biglietti d’ingresso all’evento, ma solo un ticket, suddiviso in due parti (una per il couscous e il vino e l’altra per il dolce o la frutta), distribuito dalle biglietterie vicine alle Case del cous cous al costo di dieci euro e senza prevendita o rimborso.


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