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Cover boy: l’ultima rivoluzione

Creato il 02 febbraio 2013 da Capitanoclaudio @sarasiniclaudio

COVER BOY: L’ULTIMA RIVOLUZIONECover Boy – L’ultima rivoluzione è un film diretto nel 2006 da Carmine Amoroso e uscito in pochissime sale cinematografiche nel 2008 grazie all’interessamento dell’Istituto Luce; presentato alla prima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma e vincitore di numerosi riconoscimenti in vari festival sparsi per il mondo, la pellicola avrebbe potuto rappresentare l’Italia alla premiazione degli Oscar nella categoria miglior film straniero (la scelta finale ricadde poi su Gomorra di Matteo Garrone). Nonostante tutto ciò, chi riusci’ a vedere Cover Boy al cinema poté ritenersi fortunato; la distribuzione scarsissima e la mancanza di una campagna promozionale fece si’ che la pellicola fu vista da pochissime persone per poi finire nel dimenticatoio insieme a molti altri film “sfortunati”.

L’ottima idea di partenza è quella di raccontare la povertà attraverso due punti di vista differenti, quello di un ragazzo rumeno, convinto da un amico a venire in Italia in cerca di fortuna, e quello di un quarantenne italiano, che vive in un fatiscente appartamento e tira a compare facendo qualsiasi lavoro gli capiti tra le mani. Due destini sfortunati i loro, ma destinati ad incrociarsi; una serie di eventi fa in modo che Ioan, il giovane rumeno arrivato in Italia senza conoscere minimamente la lingua, sprovvisto di permesso di soggiorno e senza alcuna possibilità di trovare lavoro, incontri Michele, assunto temporaneamente in qualità di addetto alle pulizie all’interno della Stazione Termini di Roma. Quest’ultimo, trovandosi in una situazione di estrema indigenza, e sempre più assillato dalla proprietaria dell’orribile e malandato appartamento in cui alloggia, propone a Ioan di sistemarsi insieme a lui in cambio di pochi euro al mese, contribuendo cosi’ al pagamento dell’affitto.

Il giovane, non avendo altre possibilità, accetta la proposta di Michele. La reciproca diffidenza iniziale sfocia presto in una bella e significativa amicizia. Un legame forte, fatto di sostegno reciproco di fronte alle sempre più forti avversità, e di progetti-sogni riguardanti un futuro migliore per entrambi.

Senza svelare altro relativamente agli sviluppi della trama, possiamo dire che il film si caratterizza per la lucidità con cui viene descritta la dura realtà con cui molte persone quotidianamente si devono confrontare, alle prese con un mondo del lavoro sempre più precario e che offre sempre meno possibilità concrete. Ad un secondo livello di lettura, un altro tema affrontato è rappresentato dalla difficoltà dell’integrazione e dell’accettazione del diverso; nell’indifferenza generale, non è un caso che l’unico aiuto effettivo ricevuto da Ioan una volta arrivato nel nostro paese, sia quello di Michele, italiano certo, ma che si trova più o meno nella stessa disgraziata barca dell’amico rumeno.

Una curiosità: nel ruolo tutt’altro che positivo della proprietaria dell’appartamento in cui vive Michele, troviamo una sorprendente Luciana Littizzetto, a proprio agio anche in un film ad alto tasso di drammaticità.

Cover boy – L’ultima rivoluzione è un piccolo film indipendente, girato con pochissimi soldi, che grazie a due personaggi riusciti e ben delineati, riesce a coinvolgere ed emozionare lo spettatore. Ottimi i due attori protagonisti, Eduard Gabia e Luca Lionello; due nomi pressoché sconosciuti ma che è doveroso citare nella speranza di sentire presto parlare di loro.



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