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Cowboy Junkies - The Trinity Session

Creato il 03 maggio 2013 da Tonypop

Cowboy Junkies - The Trinity Session
RCA Victor 8568-1 R CAN - 5/1988
Latent Recording-Latex 5 - 5/1988
  1. Mining for Gold
  2. Misguided Angel
  3. I don't get it
  4. I'm so Lonesome I could cry
  5. To Love is to bury
  6. 200 More Miles
  7. Dreaming my dreams with you
  8. Sweet Jane
  9. Postcards Blues
  10. Walking after midnight
Personalmente ritengo gli anni ottanta uno dei decenni peggiori : penso che il modello culturale di quegli anni abbia creato dei danni irreversibili che ancora si pagano oggi; il benessere (finto?) dell' epoca ha formato una generazione di egoisti ed incapaci di vedere al di là del proprio rendiconto personale; la politica liberista dei vari Reagan, Thatcher (che oggi vengono considerati come degli statisti eccezionali, in realtà capaci solo di eliminare i diritti alle classi più deboli e di fomentare guerre ufficiali o meno in tutto il mondo) sta creando danni ancora oggi. Credo che mediamente la letteratura, il cinema, la Tv, il modo di vivere di quegli anni (ovvio ci sono in tutti i campi ci sono parecchie eccezioni), fosse non molto affascinante, e che siano solo rivalutati dai  quarantenni nostalgici che pensano che "Ghostbuster" sia un capolavoro del cinema comico, perchè  ricorda loro  l'adolescenza.
Per quanto riguarda la musica però, in quegli anni esistevano parecchi gruppi e/o dischi fondamentali, soprattutto nel circuito underground (che in quegli lo era davvero), penso a Husker Du, Screaming Trees, Pixies, Stone Roses, Jesus  & Mary Chain, Dinosaur Jr solo per citare i primi nomi che mi vengono in mente (l'elenco sarebbe lunghissimo).
La stessa cosa si può dire per quei gruppi o solisti che hanno raggiunto un successo notevole ma senza essere un gruppo con le sonorità di moda del momento e neanche volutamente commerciale, penso a Waterboys, Tracy Chapman, Michelle Shocked, Housemartins (grandiosi!), Pogues (anche qui per citare solo i primissimi) e appunto i  Cowboy Junkies. Questi ultimi si formano in Canada, grazie a Michael Timmins , dopo qualche tempo entra nella band la sorella  Margot e la formazione si stabilizza con l'altro fratello Peter Timmins alla batteria e Alan Anton al basso.
Dopo la classica trafila pubblicano nel 1986 l' lp ”Whites Off Earth Now” molto legato al blues, che fa notare il gruppo sopratutto in Canada. Due anni  dopo nella Trinity Church di Toronto registrano con un solo microfono questo Lp, che rappresenta un gioiello di quello che potremmo definire Alternative Country . La voce della bellissima Margot (iconograficamente ricordava le migliori cantautrici hippie di fine sessanta inizio settanta, con le sue gonne lunghe e i folti capelli rossi) crea un atmosfera crepuscolare, bellissima e struggente: un meraviglioso esempio di country rock moderno.
Il disco ha dato non dico il via (forse come viene riconosciuto da più parti il merito è da dividere con "No Depression" dei grandissimi Uncle Tupelo), ma almeno lo slancio per il  genere Alternative Country; molti artisti, soprattutto di fine anni 90 inizio anni duemila (Jayhawks, Calexico,Iron and Wine... ), devono molto a questo disco che ha portato il Country Rock modernizzato al grande pubblico soprattutto europeo e della america metropolitana.
Il Country ,prima di allora, era una musica di nicchia, per “bifolchi” americani (ricordate come venivano rappresentati gli amanti del genere nel film “Blues Brothers”?), i Cowboy Junkies, modernizzandolo, addirittura andando avanti con i gusti dell’ epoca, hanno posto le basi per il via ad un nuovo genere. Una sola giornata di registrazione con un solo microfono - una sorta di Low-fi ante litteram- fanno si che il disco sia come una foto d’autore: immortala un momento bellissimo, che difficilmente si potrà ripetere: infatti nonostante una carriera che si è mantenuta a buoni livelli, soprattutto in Canada, nessun altro lavoro (neanche il tentativo di ripulire le Trinity session con “The Trinity Session Revisited" del 2007) ha avuto la freschezza, la genialità e l’importanza di questo disco. "The Trinity Session" in alcuni punti ricorda lo stupendo “White Light” di Gene Clark, il cantato, il modo di suonare, l’ apparente semplicità degli arrangiamenti, e l’insolito uso, per il 1988, di strumenti classici del country come pedal steel e mandolino insieme alle registrazioni (credo che il riverbero naturale della Trinity Church abbia dato parecchio il suo contributo) danno all’ lp un atmosfera  incredibile. La open track ("Mining for gold") solo vocale è da brividi , la voce della Timmins è uno strumento che racconta la vita dei cercatori d’oro del secolo scorso (il brano è un Traditional arrangiato dai Cowboy Junkies), “Misguide angel “ è bellissima, una melodia accompagnata da un chitarra riverberata. La versione di “I’m so lonesome I could cry” del grande Hank williams è qui trasformata e rallentata grazie alla presenza della pedal steel di Kim Deschamp e dà un nuovo significato al titolo, il ritmo viene sostituito dalla malinconia della pedal steel e della voce della Timmins (vera e propria protagonista del disco). “Sweet jane “è , anche secondo Lou Reed la migliore versione in assoluto del brano, anche qui il pezzo è reso molto acustico e rallentato, la “dolcezza di Jane” viene aumentata dall' arrangiamento che comunque lascia la bellezza ritmica del pezzo intatta. La quasi jazzata "I don't get it" è il preludio alla stupenda ballad "To Love is to Bury" dove la melodica voce di Margot Timmins è accompagnata dal violino - o meglio dal Fiddle , violino del Country-Bluegrass leggermente più piccolo del violino classico- suonato da Jeff Bird che nel disco suona anche mandolino ed armonica, mentre la lentissima "Dreaming my Dream of You" è la canzone perfetta per tutti quelli che hanno o il cuore spezzato o stanno iniziando ad essere innamorati.
"Walkin' after midnight " di Patsy Cline del 1957 in versione blues chiude questo stupendo e fondamentale Lp. Il disco lancio i Cowboy Junkies raggiungendo il numero 26 di Billboard Us, ottenendo anche il disco di Platino negli Stati Uniti ed in Canada, paese dove nel corso degli anni successivi il gruppo ha continuato a vendere molto, ma come già accennato non ha mai ricreato un capolavoro degno di "Trinity Session". Quotazioni : Goldmine quota la versione su RCA originale circa 15 Us dollari, su Popsike la stessa versione si trova dai 30 ai 60 dollari (forse esagerate come quotazioni), la versione su Latent è quotata circa 60 dollari, mentre le versioni Audiophile su 45rpm raggiungono anche i 200 dollari.

Cowboy Junkies - The Trinity Session

Foto della Label della mia copia in vinile di Trinity Session su RCA-PL88568, copia originale probabilmente Edizione made in Germany del 1988



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