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Crac gforex: il punto su riaz, di fonzo, spinardi ed altri
Creato il 11 febbraio 2014 da MichelebarberaCredo doveroso fare il punto su questo blog circa l’ “affare” GFOREX. Da tempo non scrivo più sull’argomento in quanto, dopo un colloquio con il sostituto procuratore Dott. Pellicano, ho appreso che la Procura di Milano ha formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio degli imputati. In attesa del provvedimento del G.I.P. che fissi l’udienza preliminare, il gruppo che fa capo al dott. Leone ed altri, di cui lo scrivente è stato l’appoggio legale, ha deciso di trarre le somme sulle cospicue attività di indagine compiute sull’attività di Riaz e compagni e sulle future iniziative da adottare. I coordinatori del gruppo hanno scelto, per il momento ed allo stato, di attendere la possibilità dell’accesso agli atti della Procura, poi di confrontare i documenti ed, infine, di eventualmente stimolare l’iniziativa del Curatore del Fallimento GFOREX s.p.a. sulle iniziative più appropriate da adottare per raggiungere risultati concreti in vista del risarcimento dei danneggiati. La scelta di non pubblicizzare oltre i risultati delle indagini “difensive” si è imposta anche per evitare strumentalizzazioni, utilizzi impropri di informazioni, inutili ritorsioni, etc… In questi mesi lo scrivente ha visto veramente di tutto, compresi false e-mail, depistaggi, minacce, diffide, intimazioni a chiudere il blog, tentativi di hackeraggio e di "craccare" il blog con falsi post, etc…. Piuttosto, anche per una evidente logica, si è scelto di effettuare una comunicazione riservata agli aderenti al gruppo coordinato dal sig. Leone circa sia le ulteriori iniziative processuali da adottare sia con l’invio in allegato di una informativa riservata da cui ognuno potrà trarre le conclusioni che vuole ed inoltre i moduli da reinviare per confermare la partecipazione al gruppo anche alle future iniziative processuali. Questo non perché si vuole escludere gli altri da tali notizie, ma perché l’acquisizione di queste informazioni, l’attività intrattenuta con lo studio legale, le trasferte, la corrispondenza con studi ed agenzie di mezzo mondo (è il caso di dirlo!) hanno avuto un costo, solo in parte coperto da quanto raccolto con gli aderenti al gruppo ed in massima parte sostenuto dal dott. Leone e pochi altri che hanno largamente contribuito volontariamente e si sono accollati la maggior parte delle spese vive. Non solo ma l'ulteriore attività comporterà non solo ulteriori costi ma anche l'espletamento di specifici mandati professionali che possono essere svolti solo con la dovuta riservatezza.Va detto anche che lo “scambio” di informazioni con altri gruppi, finalizzato ad una collaborazione leale, non ha avuto la sorte sperata. Mi riferisco, senza peli sulla lingua, in particolare ai calabresi che pure hanno avuto trasmesso dalla Sicilia un preciso pro memoria sui dati del processo penale e sullo stato degli atti, ma che non hanno ritenuto di riscontrare quanto inviato con i dati in loro possesso. E’ triste anche il dovere notare che il sottoscritto pare sia stato l’unico ad interloquire con la Procura di Milano e mettere a nudo la realtà storica dei truffati. Ancora, va puntualizzata la mancanza di solidarietà allo scrivente allorché lo studio Cornali di Roma ha voluto tenere un incontro con gli altri “gruppi” da cui lo scrivente è stato escluso per avere dato risonanza alla truffa sul proprio blog. Del resto, lo stesso studio Cornali era disponibile ad incontrarsi con lo scrivente a patto che il sottoscritto accettasse di cancellare i post sull’argomento.Ovviamente, ho rifiutato. Il sottoscritto il bavaglio non se lo fa mettere da nessuno. Ciò lo dico senza recriminazioni e pentimenti, dato che l’obiettivo è e rimane quello di colpire i responsabili della truffa e fare di tutto quanto è nel giusto diritto e potere, in Italia ed all’Estero per recuperare quanto più possibile. Non nascondo che ho intrattenuto anche una breve corrispondenza con il dott. Di Fonzo che preferisco non rendere pubblica. In questa corrispondenza il dott. Di Fonzo mi ha riferito il suo personale punto di vista sull’intera vicenda, nonché su notizie apparse su questo e su altri blog. Ho risposto, tra l’altro, che sarebbe stato opportuno che lui riferisse queste cose al Magistrato. Un ultimo appunto va fatto su “commenti” del tutto inutili e pieni di invettive, insulti, etc… ai diversi post: diversi sono stati cancellati, altri li ho bloccati sul nascere, per altri ancora ho ritenuto di dovere rispondere ai mittenti che gli insulti rivolti ai protagonisti di questa terribile vicenda non servono in minima misura a risolvere il problema. Quanto piuttosto hanno esposto lo scrivente a ritorsioni e diffide da parte degli avvocati di Di Fonzo e c.ti che hanno minacciato querela nei confronti dello scrivente, con l'ovvia conseguenza di dovere chiudere l'argomento sul blog. Ho avuto anche il sospetto che certi commenti anonimi fossero il frutto di scelte strumentali proprio allo scopo di mettere in difficoltà lo scrivente dal punto di vista legale. Un ulteriore appunto va fatto sui tentativi, più o meno ingenui, o più meno in buona fede, di tentare “vie traverse” per raggiungere “accordi” più o meno segreti o espliciti con Di Fonzo, con Riaz, etc… Premesso che ciascuno, nella legalità delle cose, è padrone di fare quel che vuole, ritengo che in questo caso più che in ogni altro, la verità deve essere separata dalla leggenda. Vero è che lo scrivente, a seguito della pubblicazione della “taglia” su Riaz, è stato contattato da personaggi ed agenzie interessate. E’ anche vero che lo scrivente ha sempre precisato che l’ipotesi di accordo per recuperare i soldi passava attraverso la consegna di Riaz alle Autorità Giudiziarie Italiane, anche perché lo scrivente non può nutrire alcun affidamento su soggetti che hanno creato una voragine finanziaria in cui sono stati inghiottiti i risparmi di 400 famiglie. Su altri fronti si è segnalata l’iniziativa (di cui lo scrivente non ha però documentazione ufficiale) di singoli gruppi che si sono rivolti ad agenzie internazionali di recupero crediti. Sconosco l’esito di tali iniziative, né il gruppo da me seguito ha dato mandati a tali agenzie. Ancora, lo scrivente – pur di dare clamore alla vicenda – ha puntualmente consegnato dossier e documentazione a giornalisti di spessore nazionale che hanno chiesto notizie per pubblicare servizi su quotidiani e riviste. Questo a testimonianza che lo scrivente ha sempre creduto che dare pubblicità all’evento potesse assicurare una maggiore sensibilità dei soggetti preposti alla tutela del credito ed all’accertamento delle responsabilità. Un ultimo appunto va fatto al nostro Governo. Sì. Parecchi risparmiatori hanno voluto, e sono stati da me appoggiati in questo, presentare istanze e petizioni ai vari parlamentari. E’ stata interessata anche la via diplomatica per ottenere pressioni sul governo di Dubai circa la posizione di Riaz. E’ triste dover ammettere che nessuna risposta concreta è stata data. Pensavo, ed i canali parlamentari sono stati sollecitati in questo senso, che la recente visita nei Paesi Arabi del Presidente Letta potesse avere qualche riverbero positivo sulla questione. Ma non mi risulta nulla. A fronte di ciò, dunque, d’accordo con i coordinatori del gruppo, lo scrivente ha deciso: a)momentaneamente, di riservare le informazioni ai soggetti realmente interessati e facenti parte del gruppo determinato che comprende i risparmiatori di Sciacca e quelli che si sono via via aggregati; b)di interessare tutti costoro per via mail agli sviluppi concreti del processo ed alle iniziative da adottare sia nei confronti delle Autorità Investigative, sia nei confronti degli Organi del Fallimento; c)di interscambiare le informazioni solo con altri soggetti “esterni” in modo leale e reciproco.Naturalmente, ciò non toglie che in futuro vi possa essere la opportunità di postare particolari avvenimenti che interessano il processo e, dunque,la totalità dei risparmiatori GFOREX. Di ciò sarà data puntuale notizia pubblica.
Spero di aver chiarito il perché sul blog di recente non è stato postato nulla sulla vicenda GFOREX e sul futuro del gruppo dei risparmiatori, i quali nel processo contro Di Fonzo ed altri hanno finalmente la possibilità di fare ulteriore chiarezza sulla truffa di cui sono rimasti vittime. By Michele Barbera
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