Piazza del Mercato a Cracovia
La Polonia racchiude città meravigliose, la più bella di tutte è considerata Cracovia, che desidero visitare da diverso tempo incuriosita da tutti i pareri positivi di chi era stato. Finalmente mi reco nel novembre 2014, prima di proseguire per Varsavia. Cracovia è stata la capitale della Polonia quando questa nazione era una super potenza continentale, quindi si è arricchita di splendidi palazzi, monumenti ed opere d’arte; Cracovia è anche conosciuta per essere la città dove visse l’amato Karol Wojtyla, prima di diventare papa a Roma. Oggi Wadowice, città natale del papa, è diventata meta di gite giornaliere da Cracovia, oltre a tutta la città di Cracovia, dove studiò filosofia e predicò messa in ogni chiesa.
Il centro di Cracovia lascia senza fiato
La città possiede uno stupendo centro storico rimasto intatto nonostante le devastanti distruzioni subite nel resto della Polonia durante la seconda guerra mondiale, che si snoda intorno alla piazza medievale più grande di tutta Europa. La Città Vecchia è patrimonio mondiale dell’Umanità Unesco, con stradine caratteristiche, palazzi, ristorantini e un’atmosfera d’altri tempi, inutile dirvi che me ne sono innamorata! Bellissimo compiere un giro in carrozza, come in un’epoca passata, nel centro storico di questa meravigliosa città!
Le ragazze invitano a compiere un giro romantico in carrozza per le vie del centro storico di Cracovia
La Piazza del Mercato (il Rynek) è immensa, nel centro sorge il Mercato dei Tessuti, edificio gotico con negozietti di artigianato e stemmi polacchi, e da un lato la Chiesa di Santa Maria con le due torri di altezza differente e la splendida “melodia interrotta”, che suona ad ogni ora. Si chiama così perchè la leggenda narra che una guida polacca raccontò ad un americano che la melodia si interrompeva, poichè la sentinella che suonava la tromba ai tempi delle invasioni tatare, venne uccisa da una freccia interrompendo la melodia; ciò non era vero, ma l’americano tornato in patria lo riportò nei suoi scritti, essendo un giornalista e la storia è stata tramandata in questo modo. La melodia sembra davvero si interrompa sul più bello! A fianco sorge la chiesa di Santa Barbara.
Nella Piazza del Mercato con la Chiesa di Santa Maria
Sempre nella piazza sorgono il monumento al poeta polacco Adam Mickiewicz, intorno al quale si tiene il concorso, unico al mondo, di presepe più bello il primo giovedì di dicembre di ogni anno Szopki), e la chiesetta di Sant’Adalberto. Dall’altro lato troviamo la torre gotica del Municipio, unico resto del palazzo. Tutti gli edifici nella piazza hanno rilevanza storica o artistica, con stemmi e disegni, è quindi un museo a cielo aperto.
Altra stupenda veduta della Piazza del Mercato, con la Chiesa di Santa Maria e la chiesetta di Sant’Adalberto
Veduta serale della Piazza del Mercato di Cracovia, dalla parte della Torre del Municipio
La Ulica Florianska costituisce la parte nord della Strada Reale, fino al Barbacane (le mura meglio conservate in Europa); la Strada Reale, passando dalla Piazza del Mercato conduceva fino al Castello di Wavel. Oggi si trovano negozi e locali per tutti i gusti, noi abbiamo cenato una sera al ristorante messicano The Mexican.
Il tipico zapiekanki nella Piazza Nuova del quartiere Kazimierz
Il quartiere seguente è il Kazimierz, dal nome del suo fondatore Re Casimiro il Grande. Per centinaia di anni fu il quartiere della comunità ebraica della città, poi sterminata dai nazisti. I monumenti più importanti sono la Vecchia Sinagoga, il Cimitero ebraico con la Sinagoga Remuh e la Piazza Nuova, animata giorno e notte, con bancarelle e i famosi zapiekanki più buoni della città: pezzi di filone francese, a metà tra un panino e una pizza, ricoperti da formaggio filante, funghi, prosciutto, salse, si può comporre come si desidera. Non molto distante, abbiamo visitato la fabbrica del bellissimo film “Schlinder’s List”, ispirato alla vera storia dell’imprenditore che salvò più di mille ebrei.
Cimitero ebraico Remuh
Il Castello di Wavel è il castello più noto di tutta la Polonia, costruito su un colle sulla Vistola; all’interno della superba Cattedrale dei Santi Venceslao e Stanislao Vescovo venivano incoronati tutti i sovrani polacchi prima che la capitale passasse a Varsavia. Comprendente 18 cappelle, è il monumento più importante della città. La leggenda vuole che un drago infestasse la città e il sovrano promise in sposa la figlia a chi riuscisse a sconfiggerlo. Compì il gesto un calzolaio e oggi la statua del drago vi aspetta all’entrata dello splendido castello, sputando fuoco grazie ad un meccanismo. Sono visitabili molte stanze, il Tesoro e la Cappella Reale. Al Castello di Wavel è possibile godere temporaneamente della vista di uno dei quadri più importanti al mondo di Leonardo Da Vinci: la Dama con l’Ermellino. Appena verrà riaperto, troverete il quadro al Museo Czartoryski.
Castello di Wavel
La Cattedrale all’interno del Castello di Wavel
Il quartiere di Nowa Huta si può tranquillamente evitare; secondo il regime socialista era il luogo ideale dove vivere, in realtà vivevano le famiglie degli operai dell’acciaieria di Cracovia, dove le famiglie abitavano in condomini tutti uguali e nell’inquinamento. Qui si trova l’Arca del Signore, una chiesa di anonimo aspetto, ma importante poichè fu Karol Wojtyla a posare la prima pietra per costruirla.
I polacchi sono simpaticissimi!
Cracovia è una città universitaria, quindi piena di divertimenti, molto viva, ricca di locali, discoteche e ristoranti. La cucina polacca a noi è piaciuta molto, soprattutto gli onnipresenti pierogi (ravioli con ripieno di carne, verdure o pesce), le zuppe a base di barbabietola, il bigos, stufato di carne con patate. Ottimi per uno spuntino di strada i bajgle, panini tondi a forma di ciambella e gli zapiekanki. Oltre ai ristoranti di ogni paese del mondo, si può mangiare la cucina polacca a prezzi molto economici nelle tipiche pierogerie e nei bar mleczny (o milk bar).
Tipica Pierogeria
I pierogi
I bajgle
Alcuni ristoranti dove siamo stati e ci siamo trovati benissimo: il Restauracia Galicyska se desiderate un ristorante elegante ma con pietanze tipiche polacche, Szara presente sia nel quartiere Kazimierz che nella Piazza del Mercato (considerato il migliore della città), Wesele nella piazza principale ambientato in stile baita e con un grazioso soppalco in legno ed il ristorante giapponese Zen Sushi.
Come bar vi consiglio la storica pasticceria Europejska nella Piazza del mercato, per una sacher e un ottimo caffè con panna, e la Petite France, dove mi recavo dopo cena per un tortino di cioccolato con cuore fondente caldo.
In giro per Cracovia
Un grazioso mercatino ci attende nel centro storico, con diversi cibi cotti sul momento da mangiare per strada, come si usa in inverno in molti paesi del nord: pollo, stinco di maiale, patate fritte, salsicce, castagne, formaggi arrostiti sulla brace e dolci, oltre a barili contenente il grzane wino (il nostro vin brulè). Sotto Natale deve essere ancora più bella Cracovia, con i celebri presepi in miniatura conosciuti in tutto il mondo e le tante bancarelle di ghiottonerie e artigianato.
Formaggi alla brace con marmellata
Nel complesso Cracovia non è immensa, ma è una città europea imperdibile, graziosa, con la possibilità di diverse escursioni nei dintorni. Noi ne abbiamo effettuate un paio. La prima alle stupende e uniche al mondo, miniere di sale di Wieliczka, (Kopalnia Soli) visitate anche da Goethe e Balzac. Uno spettacolo meraviglioso: 300 km di gallerie sotterranee, con un laghetto, statue scolpite nel salgemma e sculture tutto rigorosamente di sale, anche i pavimenti, e la grandiosa Cattedrale di Sale, dedicata alla Beata Kinga, patrona dei minatori polacchi.
Tutte le statue sono costruite nel salgemma
La Cattedrale della Beata Kinga
Grazie alla purezza dell’aria ed ai benefici del sale, oggi questo luogo è stato mantenuto per i turisti e vi si trovano anche un hotel, un ristorante e sono possibili matrimoni con prenotazioni minimo di due anni prima. Si raggiunge la profondità di 160 metri con una lunga discesa a scale, mentre per risalire sono stati costruiti degli ascensori e non ci si rende conto di essere nelle viscere della terra. Un’avventura unica!
Nelle viscere della terra…
La seconda escursione fuori città la dedichiamo ai campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau, a cui dedico un articolo a parte. Una visita a Cracovia e in Polonia non possono dirsi complete senza ricordare l’orrore delle persecuzioni ebree da parte dei nazisti, doveroso ricordare per tutte le persone morte ingiustamente in condizioni atroci. Avevo visitato il campo di Dachau durante il mio viaggio a Monaco di Baviera, quindi sapevo cosa mi aspettava.
A Cracovia abbiamo soggiornato all’Hotel Classic. Una città che mi è entrata nel cuore, da esplorare a piedi con il naso all’insù per non perdere nessun particolare dei tanti palazzi bellissimi… una città dove gustare un’ottima torta al cioccolato tra una visita e l’altra… una città che mi ha fatto innamorare dell’intera Polonia…
Innamorata di Cracovia…