1991 | charnel music
procession | fiebre de atarantado | bajo la piel | awake | you light up my fire | ixtasis
Questi squilibrati di San Diego hanno scritto alcune delle migliori e più efferate pagine di estremismo sonoro. I loro live sono pezzi di storia oltranzista, tra lanci di sangue e urina sulla folla, fuochi appiccati e interventi della polizia.
Ci sono tre percussionisti a scandire i tempi delle sei tracce dal vivo di ¡espontaneo!, un concentrato di malvagità aggravato da latrati belluini e inumani e rumori stridenti. È il caos antidiluviano di una tribù intrappolata nel capannone di una fabbrica d’acciaio.
I ritmi sono selvaggi e ossessivi e pulsano in un groviglio che scalfisce i nervi, li recide con le sue punte sporgenti. La musica dei Crash Worship non dà tregua e, quando sale d’intensità, valica il confine della sopportazione.
Arrivare alla fine di Bajo La Piel è da masochisti col patentino, ma l’acme psicotico è raggiunto con Ixtasis, rito da venti minuti in cui i nemici prigionieri vengono scorticati vivi.
marco giarratana | 924 bbtt
crash worship
1986 | 2000
san diego | california | stati uniti d’america
hit after hit, 1987 | this, 1987 | the science of ecstasy, 1989 | ¡espontaneo! | triple mania ii, 1994 | the gods are, 1999
industrial | tribal | experimental