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Creare dei giochi

Da Mcnab75

librogame

Questo post è ispirato – anzi, direi palesemente copiato – dall’articolo comparso qualche tempo fa su Draghi d’Ottone e Nani con la scopa.
Della mia passione per i giochi di ruolo ve ne ho già parlato diverse volte, idem di quella per i librogame.
Per un role player scrivere moduli d’avventura personalizzati, o addirittura interi setting, è un passaggio quasi obbligato, specialmente se si gioca per anni e anni, come ho fatto io. Infatti di moduli ne ho scritti una trentina, e ho anche inventato tre mondi nuovi di zecca in cui ambientare le mie campagne, visto che roba come i Forgotten Realms e Greyhawk mi piacevano fino a un certo punto.
Tuttavia le esperienze più divertenti, ragionando col senno di poi, riguardano la creazione di sistemi di gioco totalmente nuovi e personali. Cosa che ho sperimentato per anni, spaziando dai board games ai giochi di ruolo, con non rari sconfinamenti nel campo dei librogame.

Uno dei giochi più riusciti, creato in concomitanza col “socio” di allora (avevamo sì e no 15 anni) era quello che simulava le partite di calcio. Tutto si basava sulle qualità dei singoli calciatori, con un valore da 1 a 20, che andavano a far media nei tre reparti della squadra, difesa, centrocampo e attacco. La partita si svolgeva poi in 18 sezioni. Ciascuna di esse rappresentava 5 minuti di gioco, per un totale di 90. Tutto si risoleva con un solo dado a venti facce. Il sistema era piuttosto riuscito e funzionante, tanto che lo utilizzammo per simulare una decina di campionati italiani (interi!) e un paio di mondiali. Secondo me, se ci mettessi mano ora, lo troverei altrettanto divertente.

Car Wars!

Car Wars!

Altra nota di merito (viva la modestia, lo so) riguarda due giochi che simulavano rispettivamente i combattimenti tra i personaggi di Kenshiro, molto prima dell’uscita del Gioco di Ruolo ufficiale, e un secondo che gestiva delle gare tra veicoli pesantemente armati. Qualcosa in stile Car Wars e Death Race, ma con una gestione a lungo termine del mondiale a punti.
Il gioco di combattimento di Kenshiro era qualcosa di molto simile a un videogame simulato con dadi a sei facce, e ispirato vagamente al primo Street Fighter. Il board game di gare automobilistiche letali era invece più complesso e prevedeva anche un lato manageriale, coi piloti che guadagnavano dollari in base ai punti fatti, e che col loro capitale potevano comprare nuove armi, corazze e motori. C’era perfino una sezione del regolamento dedicata ai casinò, che i vari piloti potevano frequentare tra una gara e l’altra!

Qualche anno più tardi mi dedicai alla creazione di alcuni semplici boardgame ispirati ai film di George A. Romero. Erano simili a dei giochi di ruolo con regole semplificate, tuttavia ricordo ancora oggi con grande affetto alcune partite d’atmosfera, particolarmente riuscite. Il fatto che giocassimo in giornate uggiose di autunno e inverno contribuiva molto alla resa finale del gioco.

Tralasciando i miei vari tentativi di utilizzare un sistema di role playing creato ex novo, concludo questo post ricordando i tre librogame scritti nel periodo tra i miei 15 e 17 anni. Il primo era una brutta copia delle avventure di Lupo Solitario, ma ambientato in un mondo post-atomico, scopiazzato (ancora una volta, sì), da Kenshiro.
Il secondo, più raffinato, era ispirato alle avventure di Conan il Barbaro, che in quegli anni erano senz’altro tra le mie letture preferite. Il librogame naufragò dopo duecentocinquanta paragrafi scritti, ma ne ricavai un semplice e divertente boardgame di guerra.
L’ultimo librogame personalizzato era un fantasy molto più maturo – si fa per dire – e completo, ma senz’altro troppo generalista per essere in cima alle mie preferenze in fatto di ricordi. Qualcosa di tolkienoide, complice la lettura del Signore degli Anelli, che giace dimenticato in qualche armadietto della memoria.
La cosa bizzarra è che tutto ciò che scrivevo allora, lo producevo a mano.Altri tempi…
Comunque sia, un librogame via blog lo voglio assolutamente provare a gestire. Consideratelo uno dei progetti prossimi venturi.

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