Magazine Informatica

Creative Commons organizzazione non profit dedicata all'espansione delle opere di creatività offerte alla condivisione e all'utilizzo pubblici.

Creato il 13 aprile 2011 da Linuxlandia

Creative Commons organizzazione non profit dedicata all'espansione delle opere di creatività offerte alla condivisione e all'utilizzo pubblici.Nel 2001 nasce l'organizzazione Creative Commons (<http://creativecommons.org>) con lo scopo di trasferire alcuni principi del software libero a opere artistiche di tipo differente, attraverso la redazione di un insieme di licenze con un diverso grado di «libertà», ovvero di restrizioni legali.
Creative Commons (CC) è un'organizzazione non profit dedicata all'espansione della portata delle opere di creatività offerte alla condivisione e all'utilizzo pubblici. Essa intende altresì rendere possibile, com'è sempre avvenuto prima di un sostanziale abuso della legge sul copyright, il ricorso creativo a opere di ingegno altrui nel pieno rispetto delle leggi esistenti.
Le licenze di tipo Creative Commons permettono a quanti detengono dei diritti di copyright di trasmettere alcuni di questi diritti al pubblico e di conservare gli altri, per mezzo di una varietà di schemi di licenze e di contratti che includono la destinazione di un bene privato al pubblico dominio o ai termini di licenza di contenuti aperti (open content). L'intenzione è quella di evitare i problemi che le attuali leggi sul copyright creano per la diffusione e la condivisione delle informazioni.
Il progetto fornisce diverse licenze libere che i detentori dei diritti di copyright possono utilizzare quando rilasciano le proprie opere sulla Rete. Il progetto fornisce anche dei metadata RDF/XML che descrivono la licenza ed il lavoro che rende più facile il trattamento automatico e la ricerca delle opere concesse con licenza creative commons; viene anche fornito un Founder's Copyright[1], il quale è un contratto che vorrebbe ricreare lo spirito del concetto originale di Copyright così come introdotto dai padri fondatori nella costituzione americana.
La normativa per le Creative Commons fornisce un insieme di 4 opzioni che permettono facilmente di riconoscere i diritti vantati dall'autore e da terzi sull'oggetto della licenza. Diversamente General Public License, la legge per le Creative Commons non contiene un testo di riferimento "pronto all'uso", che l'autore può adottare per la sua opera senza alcun adattamento di tipo tecnico o legale.
La normativa non ha disciplinato il tema della revoca della licenza, per mutata volontà dell'autore o obbligazioni legittime derivanti da cause di forza maggiore, come un ordine giudiziale, e il tema collegato della retroattività di questa revoca verso le parti dell'opera già rilasciate sotto licenza opensource e opencontent, e in particolare in avanzato stato di modifica da parte di altri soggetti.
L'autore di un programma o opera in genere potrebbe ad esempio distribuire gratuitamente e sotto una licenza Creative Commons per un certo periodo di tempo, beneficiando di una pubblicità gratuita fra gli utenti e dei contributi apportati dalla comunità, dopodiché potrebbe legittimamente revocare la licenza e iniziare una distribuzione commerciale dell'opera.
La licenza GNU-GPL dalla versione 2.0 ha regolato la materia, prevedendo che l'autore può revocare la licenza solamente per la sua copia, non per quelle già distribuite ad altri utenti, e che quindi la revoca non può essere retroattiva, riguardando soltanto parti di codice e modifica all'opera successive al cambio di licenza. Inoltre, se per obbligazioni dovute a cause di forza maggiore, l'autore non può applicare la licenza questa si intende revocata automaticamente per l'intera opera. Resta il caso di una revoca retroattiva per cause di forza maggiore, prevalenti sul testo della licenza stessa, che non è ancora regolato dalla legge.

Creative Commons organizzazione non profit dedicata all'espansione delle opere di creatività offerte alla condivisione e all'utilizzo pubblici.
Storia
Le licenze Creative Commons sono state anticipate dalle licenze Open Publication License (OPL) e GNU Free Documentation License (GFDL). La GFDL è intesa principalmente come una licenza per la documentazione software, ma è anche in uso per progetti che non riguardano strettamente il software, come la stessa Wikipedia. La licenza OPL è ora defunta, e il suo stesso creatore suggerisce di non utilizzarla. Sia la OPL che la GFDL contenevano delle sezioni opzionali che, nell'opinione dei critici, le rendevano meno libere. La GFDL si differenzia dalle licenze creative commons nella sua richiesta che i lavori licenziati con essa vengano distribuiti in una forma "trasparente", ad esempio non usando formati proprietari e/o segreti.
Creative Commons è nato ufficialmente nel 2001 per volere del professore Lawrence Lessig, ordinario della facoltà di Giurisprudenza di Stanford (e in precedenza anche di Harvard) e riconosciuto come uno dei massimi esperti di diritto d'autore negli Stati Uniti. Lessig fondò l'organizzazione come metodo addizionale per raggiungere il suo scopo nel suo caso di fronte alla Corte Suprema degli Stati Uniti, Eldred v. Ashcroft. Il set iniziale delle licenze creative commons fu pubblicato il 16 dicembre 2002[2]. Al progetto fu conferito il Golden Nica Award durante il Prix Ars Electronica nella categoria Net Vision nel 2004.
A marzo 2009, è stata rilasciata la prima versione per la licenza Creative Commons 0. Con questa licenza, l'autore rinuncia a qualunque diritto sull'opera, che può essere utilizzata da tutti, in qualunque modo, per sempre e senza condizioni. Scompare pure l'obbligo di citare l'autore.
La legislazione, al momento, non prevede che vi sia un ente preposto dove l'autore possa depositare l'opera prima di distribuirla. È più difficile per l'autore dimostrare la paternità dell'opera, nel caso in cui qualcuno applichi successivamente il diritto d'autore, e al limite accusi di averlo violato quanti fruiscono l'opera stessa.
Rispetto alla licenza, prevale la legislazione, che nei Paesi di diritto latino prevede che resti l'obbligo di citare l'autore, e che i diritti morali sulle opere siano per questi irrinunciabili.
Per facilitare la scelta e la comprensione delle diverse licenze proposte, Creative Commons utilizza un sistema iconografico. Questo aspetto diventa molto importante, dal momento che lo scopo dell'organizzazione è quello di favorire la diffusione consapevole di opere di ogni tipo attraverso la rete, dove spesso si presta più attenzione alle immagini, rispetto al testo scritto.
Creative Commons organizzazione non profit dedicata all'espansione delle opere di creatività offerte alla condivisione e all'utilizzo pubblici.Golden Nica Award per Creative Commons.

  Obblighi o facoltà principali espressi in forma iconografica.

by
attribution Gli autori originari devono essere riconosciuti.

nc
non-commercial Il lavoro non può essere sfruttato commercialmente.

nd
no derivatives works Il lavoro deve rimanere intatto.

sa
share alike La licenza deve rimanere la stessa (questa condizione ha significato solo per un lavoro che può essere modificato).

sc
source Il sorgente deve essere preservato.

Simbolo Sigla Significato

È importante osservare che, dal punto di vista della filosofia delle libertà del software, non tutte le licenze elaborate da Creative Commons sono «libere». Evidentemente, ciò che non può essere modificato non può essere «libero»; inoltre, ciò che non può essere commercializzato, non può esserlo completamente. Tuttavia, le esigenze che si sentono nel campo del software non sono le stesse di ogni altro tipo di espressione artistica, pertanto, la presenza di combinazioni «non libere» tra le licenze di Creative Commons, non sminuisce l'importanza del lavoro di tale organizzazione.

Mentre l'approvazione di OSI (Open Source initiative <http://opensource.org>) dà la garanzia di avere a che fare con del software libero, quando si fa riferimento a una licenza approvata da Creative Commons, senza specificarne gli attributi, si sa solo che dovrebbe trattarsi di un'opera ridistribuibile e gratuita almeno per l'uso personale, non commerciale (il condizionale dipende dal fatto che Creative Commons approva anche la licenza denominata «Developing Nations», con la quale, al di fuori dell'ambito dei paesi in via di sviluppo, nulla è concesso: <http://creativecommons.org/license/devnations/>

«Share alike» 


Nelle licenze Creative Commons si fa riferimento a un concetto, definito come share alike, con il quale si richiede che l'opera modificata mantenga la stessa licenza di quella originale. Si può osservare che il simbolo usato da Creative Commons per rappresentare questo vincolo è molto simile a quello usato nel software libero per esprimere il copyleft:
sa
. Tuttavia va osservato che il copyleft è un sottoinsieme di quanto intende il concetto di share alike.

  Licenze definite da Creative Commons.

attribution

by
Si richiede soltanto che gli autori originari siano riconosciuti.

attribution, no derivatives work

by
nd
Si richiede che gli autori originari siano riconosciuti e che il lavoro rimanga intatto.

attribution, non-commercial, no derivatives work

by
nc
nd
Si richiede che gli autori originari siano riconosciuti, che il lavoro non venga sfruttato commercialmente e che rimanga intatto.

attribution, non-commercial

by
nc
Si richiede che gli autori originari siano riconosciuti e che il lavoro non venga sfruttato commercialmente.

attribution, non-commercial, share alike

by
nc
sa
Si richiede che gli autori originari siano riconosciuti, che il lavoro non venga sfruttato commercialmente e che la licenza rimanga la stessa.

attribution, share alike

by
sa
Si richiede che gli autori originari siano riconosciuti e che la licenza rimanga la stessa.

Definizione Descrizione

Licenze approvate da Creative Commons

Molti siti che consentono la pubblicazione di opere artistiche accettano esclusivamente un insieme di licenze approvate da Creative Commons, pertanto è bene sapere risalire alle licenze di proprio interesse attraverso la catalogazione e il riferimento di Creative Commons. Nelle tabelle successive si vedono le licenze principali di Creative Commons e il riferimento alla dichiarazione di dominio pubblico, assieme alle due licenze più importanti di Free Software Foundation.

Licenze definite attraverso un URI, secondo Creative Commons.

attribution <http://creativecommons.org/licenses/by/3.0/>

attribution,
no derivatives work <http://creativecommons.org/licenses/by-nd/3.0/>

attribution,
non-commercial,
no derivatives work <http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/>

attribution,
non-commercial <http://creativecommons.org/licenses/by-nc/3.0/>

attribution,
non-commercial,
share alike <http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/>

attribution,
share alike <http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/>

Definizione URI

Tabella 2.4. Alcune licenze diverse definite attraverso un URI, secondo Creative Commons.


dominio pubblico<http://creativecommons.org/licenses/publicdomain/>


GNU GPL<http://creativecommons.org/licenses/GPL/2.0/>


GNU LGPL<http://creativecommons.org/licenses/LGPL/2.1/>

Definizione URI

Iconografia semplificata.

Creative Commons suggerisce l'uso di un'iconografia semplificata per dichiarare le caratteristiche di massima della licenza utilizzata. In passato, tutte le licenze scritte da Creative Commons, si associavano a un solo tipo di icona, dove si poteva solo intendere che non tutti i diritti erano riservati:
some rights
. Attualmente l'iconografica è più chiara, come descritto nella tabella successiva.

Tabella 2.5. Icone suggerite da Creative Commons per dichiarare in linea di massima il genere di licenza utilizzato. Non tutte le licenze approvate dal Creative Commons appaiono in questa tabella.


dominio pubblico

pd


attribution

by


attribution, no derivatives work

by nd


attribution, non-commercial, no derivatives work


attribution, non-commercial


attribution, non-commercial, share alike

by nc sa


attribution, share alike

by sa


GNU GPL

GPL


GNU LGPL

LGPL

Licenza Icona associata

Qualificazione delle opere.

All'interno di un file HTML (o XHTML) è possibile inserire del codice che consente a un motore di ricerca o a un navigatore di classificarne il contenuto, in linea di massima, dal punto di vista legale, riguardo alle facoltà concesse o meno a chi ne deve fruirne.

Google
Ricerca personalizzata



Se ti è piaciuto l'articolo , iscriviti al feed cliccando sull'immagine sottostante per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog:

Creative Commons organizzazione non profit dedicata all'espansione delle opere di creatività offerte alla condivisione e all'utilizzo pubblici.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :