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Creature da amare di Vittoria Amati

Creato il 14 giugno 2011 da Maremagazine
Creature da amare di Vittoria Amati In questi giorni e fino al 20 luglio 2011 nella Sala della Balena del Museo Civico di Zoologia di Roma è possibile ammirare la mostra fotografica di Vittoria Amati "Creature da amare".
Siamo rimasti colpiti dal messaggio vivace e quasi provocatorio che caratterizza e accomuna tutte le opere di questa fotografa dalla sensibilità sottile e intensa al tempo stesso (a questo proposito vi consigliamo di non trascurare le didascalie di ogni singola opera, dove Vittoria Amati descrive personalmente le sue sensazioni e illustra dettagli tecnici e scientifici peculiari di ogni immagine).
La carriera di fotografa di Vittoria Amati parte da lontano. Siamo negli anni ottanta. Ed inizia proprio con la collaborazione ad una rivista che si occupa di mondo sommerso: il Subacqueo. Dopo essersi dedicata a reportage e ritrattistica di personaggi politici e protagonisti centrali del nostro tempo, ritorna, in questi ultimissimi anni, al suo vecchio amore: il mare.
Studio -fra i suoi maestri annovera con orgoglio e affetto Alberto Muro Perricone- , dedizione, sperimentazione e passione permettono a Vittoria Amati di emergere in un ambito fotografico fra i più tecnici, quello subacqueo dove trova ora piena espressione la sua vena artistica e creativa.
Affiancata nel lavoro di elaborazione grafica da Domenico de Arcangelis, Vittoria Amati ci propone immagini che attraverso un uso ed una lavorazione sapiente e attenta dei colori e delle forme descrivono un ambiente marino inedito, nascosto e surreale nella sua microscopica ricchezza di particolari, estrapolando dai colori e dalle forme forti suggestioni. Fotografie subacquee molto diverse da quelle che siamo sempre stati abituati a vedere >>.
Creature da amare di Vittoria AmatiLa biodiversità unica e variegata di questa parte di Indonesia, si arricchisce della fantasia tecnica ed indagatrice di questa artista e fotografa sempre alla ricerca di nuovi stimoli e spunti creativi.
L’ironia dei colori esaltati e scomposti, sfruttando le tecniche sofisticate ora a disposizione di chi si occupa e vuole parlare attraverso le immagini, crea una interessante metafora della diversità biologica che si va perdendo.
Gli effetti fotografici sorprendenti, ma coerenti con la gamma cromatica naturale, testimoniano e suggeriscono la vocazione alla varietà del mondo marino, in contrasto e lotta con il costante depauperamento e la inarrestabile standardizzazione imperante in ogni campo.
La natura diventa emblematica e assorbe nel suo destino l’evoluzione semplificatrice di una intera epoca. Il mare, mondo vasto, complesso e misterioso, riprende vita nelle immagini, ricreato, salvato e reso simbolo di una predisposizione alla diversità gemella e istintiva nell’animo di artista.
**** E dove si parla di mare, la nostra Libreria non può mancare. Non potevamo farci sfuggire un modo così nuovo e originale di rappresentare "il nostro mondo" e siamo certi che tutti i  nostri amici apprezzeranno queste opere. 
Per questo da oggi presso la Libreria Il Mare sarà possibile trovare in vendita esclusiva le fotografie presenti alla mostra.

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