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Credenze negative: cosa sono?

Creato il 11 gennaio 2011 da Emgiulia
Carissimi,
Cosa sono le credenze negative e quali sono i loro effetti?
Personalmente, trovo che queste credenze siano alla base non solo dell'autosabotaggio, ma anche di spiacevoli sensazioni di malessere anche improvvise, che ci colgono nei momenti più inaspettati. Vi è mai capitato di trovarvi a riflettere su un pensiero limitante, in modo distaccato, e non riuscire a distogliere l'attenzione proprio da quello, sapendo che focalizzarsi su di esso stava sabotando i tuoi piani? Questo meccanismo diventa una specie di trappola - sai perfettamente che dovresti semplicemente volgere l'attenzione da un'altra parte, ma non ci riesci, anche se senti che quello non è un tuo pensiero, non ci CREDI. Eppure quel pensiero non se ne va.
Cosa sono le credenze negative? O meglio.. Cosa sono le credenze?
Si possono chiamare come preferiamo; sono fondamentalmente dei programmi che il nostro subconscio ha elaborato sulla base delle nostre esperienze, a partire dalla nostra nascita fino a dove siamo arrivati ora. Si tratta di una serie di convinzioni, giudizi, idee elevati ad ASSIOMI. Quando il nostro inconscio espleta la sua funzione, lo fa PILOTATO letteralmente da questi assiomi; così scegliamo pensieri, nuove idee, reazioni a determinate situazioni fondandoci su ciò che effettivamente assumiamo per vero, questi assiomi.
Assiomi non necessariamente veri; li abbiamo acquisiti in base a nostre esperienze o in base a ciò che abbiamo sentito o ci è stato detto. Generalmente assumiamo per vere, ABITUDINARIAMENTE, anche parole e concetti che sentiamo ripetutamente in determinati ambienti, anche quando non siamo in linea con la loro strategia reattiva alle situazioni.
Vi è mai capitato di stare per molto tempo con persone, anche appena conosciute, che non la pensavano come voi su tutte o alcune cose? Può essere capitato entrando in un nuovo ambiente lavorativo, sui banchi dell'università, conoscendo amici di amici, frequentando per diverso tempo un posto, qualunque esso sia. Sentire le persone parlare in un determinato modo di certe cose, di cui magari non ci eravamo mai occupati o su cui avevamo un'idea generale o generalizzata, CONDIZIONA l'inconscio; anche se a livello conscio non accettiamo determinate asserzioni, la loro ripetizione e costante presenza nella nostra saranno causa del nostro adeguamento a tali asserzioni. Perché?
1 - L'inconscio è estremamente sensibile; dobbiamo rafforzare i nostri "pilastri" tanto da non temere in alcun modo che possano essere abbattuti o anche solo minati. Rafforzandoli, rafforziamo noi stessi e ci sentiamo più sicuri, più determinati e più ORIENTATI. Questo farà in modo di attirare verso di noi esperienze in linea con le nostre credenze. Questo rafforzamento volontario è la nostra libertà: la nostra libertà di SCELTA.
2 - "Provando" a pensarla diversamente da come siamo abituati, vediamo i primi risultati manifestarsi. E se vediamo risultati, la mente conscia alimenterà queste asserzioni ancora a galla nel nostro inconscio; le appesantirà, sì da farle sprofondare fino alle nostre radici, dove si stabiliranno.
Ci accorgiamo di quando stiamo facendo o dicendo qualcosa (magari perché ci sentiamo obbligati, o perché ci siamo capitati...) che non è in linea con i nostri assiomi quando QUALCOSA CI FA MALE. Mai sentiti quei groppi allo stomaco? Il cuore che batte più velocemente? L'ansia? La paura? E' una catena di sensazioni spiacevoli che si sprigiona in tutto il nostro corpo, FISICAMENTE, con intensità variabile dipendentemente dalla situazione.
A me è capitato abbastanza spesso; in quel momento, in quel preciso momento, stiamo dirottando il nostro inconscio verso una meta che non prevede, che non desidera.
L'inconscio è nostro amico; anzi, è NEUTRALE ma può diventare il nostro miglior ALLEATO. Lui non sa che quella cosa la vorremmo fare, ci piacerebbe; ma il programma base che contiene gli dice di segnalarci che stiamo facendo, dicendo o pensando qualcosa che non è coerente con la nostra essenza subconscia.
Non sta facendo nulla di male: è presettato per avvisarci e lo fa nel modo più opportuno; direi molto efficace.
E' un meccanismo di difesa, simile all'istinto di sopravvivenza; possiamo solo RINGRAZIARE per avere questo splendido strumento tutto per noi.
Allora, qual è il problema? Non userò mai più la parola problema, è una sfida.
La sfida sta nel fatto che queste credenze non sono in linea con i nostri sogni, con i nostri obiettivi, con chi vogliamo essere MA NON SIAMO. Le conseguenze sono ovvie, tant'è vero che vi trovate qui, ora, a leggere queste righe.
Accade dunque che ci ritroviamo in situazioni spiacevoli, perché non ci sentiamo nemmeno in grado di ambire ai nostri sogni; non ci sentiamo davvero capaci di raggiungere i nostri obiettivi più alti - semplicemente perché nelle nostre credenze non c'è scritto "Puoi diventare quello che vuoi", "Sei in grado", "E' inevitabile che tu raggiunga i tuoi obiettivi". E non parlo di obiettivi terra terra, ma di obiettivi SUBLIMI.
Passa una Ferrari 458 rossa fiammante, appena uscita da Maranello, e voi che dite? "Magari..". NON CREDETE DI MERITARE UNA FERRARI, E NON L'AVRETE MAI. Non svilupperete MAI E POI MAI gli strumenti per arrivare alla meta.
Ironicamente, concludete "Ma io ho.... un canarino che mi tiene compagnia, almeno lui non beve così tanto". Non c'è nulla di male nell'avere un canarino e amarlo incondizionatamente (anch'io ne ho avuto uno), ma il fatto è che vi autoconsolate per negare a voi stessi che è ciò che in realtà vi piacerebbe avere.
Potete avere un canarino e una Ferrari, del colore che preferite.
La faccenda è comunque molto più sottile. L'autosabotaggio non avviene solo a livelli macroscopici, come nell'esempio è evidente; l'autosabotaggio avviene inconsapevolmente durante tutta la giornata.
Cosa pensate delle persone che vi circondano? Quali opinioni avete sul lavoro? Cosa pensate della vostra famiglia, dei vostri figli?
Esempio banalissimo: iniziate un nuova disciplina sportiva. Vi iscrivete in palestra; troverete persone cordiali, gentili e disposte a coprirvi di promozioni? O nessuno regala niente, tutti hanno giornate-no (altra parola da eliminare dal vocabolario), ci spenderete un mucchio di soldi e non otterrete i risultati previsti?
Questo è un caso un po' drammatico ovviamente; ma vorrei farvi notare un'altra cosa.
Spesso lasciamo che sia la "programmazione random" a decidere per voi; avete voglia di scegliere di trovare persone gentili e oneste o preferite che sia il "caso" a scegliere per voi? A volte capitano belle circostanze, a volte indifferenti, a volte decisamente da non ricordare. Questo accade perché vi affidate a un "pensiero random" sulle persone e sugli ambienti.
Personalmente, ogni volta che entro in un negozio trovo solo commesse o commessi gentilissimi e sorridenti. L'ho scelto. POTETE FARLO ANCHE VOI.
Un'altra situazione, estremamente ironica, può accadere nella vostra esperienza quotidiana; a me è accaduta spesso fino a poco tempo fa e consiste in questo: conoscete il Segreto; siete arrivati anche al lavoro sul vostro inconscio e quindi vi siete occupati (o vi state occupando) della sostituzione delle credenze distruttive in convinzioni potenzianti e sorridenti; vi trovate in una situazione con le vostre nuove credenze... e quelle negative si ripresentano! Il bello è che ve ne accorgete, le riconoscete, dite "Questo non sono io, questi non sono pensieri miei", AVETE SMESSO DI CREDERE A QUELLE COSE.
E' molto ironico: vi distaccate totalmente dal flusso dei vostri pensieri, li guardate scorrere, li osservate; riconoscete in essi il vostro vecchio Io amandolo, benedicendolo, ringraziandolo.
Dopo un po' che siete lì a fare Ho'oponopono quei pensieri sono ancora lì. Eppure.. VOI CREDETE IN ALTRO.
Credo che gli unici metodi possibili per risolvere la situazione siano due:
1 - Se le vostre nuove credenze sono proprio nuove di fiamma e praticate da poco tutti gli esercizi e le tecniche per riprogrammarle nel vostro inconscio, prendetevi una pausa, isolatevi, andate in un posto che sia solo vostro e rivedete il vostro lavoro interiore; rileggete quello che avete scritto, ripetete le vostre frasi, riscrivete tutto analizzandovi più a fondo senza mai negare il vostro pensiero. CIO' A CUI PERSISTETE RESISTE. Amatevi e stimatevi perché vi siete dati la possibilità di migliorare ancora, di scovare nuovi punti su cui lavorare per rendervi invincibili a 360°.
2 - Se le vostre credenze sono già abbastanza datate, pensate alle persone che avete incontrato quel giorno, alle esperienze che avete vissuto, i posti in cui siete andati, i discorsi che avete fatto. Vi siete adeguati alla situazione per abbassare un po' la vostra euforia decisamente fuori luogo? A me capita spesso; parto al mattino carica come una bomba, sarei capace di ballare per la strada, faccio 10 kilometri a piedi per andare all'università alle 7.30 del mattino, già sveglia dalle 06.00. Però, in università, il clima è ben diverso: poche persone, facce tristi, assonnate, che non hanno alcuna voglia di seguire 8 ore di lezione.
Mi rendo conto di dover "abbassare i toni", pur continuando a canticchiare tra me e me per il resto della giornata; sorrido tanto e ogni giorno mi invento nuovi modi per far sorridere le persone intorno a me.
Ma quando arrivo a casa alla sera.. A volte mi rendo conto che questa repressione sfocia in un "adattamento" alle circostanze esterne; invece di avere sempre davanti agli occhi il mio obiettivo, mi lascio andare e lascio che le mie orecchie prestino VERAMENTE attenzione alle parole, alle opinioni. Allora mi autoprivo del mio potere: mi sento incapace di governare le circostanze in cui mi trovo.
Questa orribile sensazione, che riconosco proveniente da una credenza che non fa più parte di me, mi prende.
A volte, questa è volutamente causata dal nostro potente pensiero, dall'Universo, che si rende conto che avremmo bisogno di riflettere un poco, di guarirci un pochino di più, di indagare quali sono i nostri persistenti punti d debolezza; l'Universo ci viene incontro e ci dice "guarda, se continui così più avanti avrai problemi. Ti Amo e mi piacerebbe che da questa circostanza imparassi qualcosa, per gestire meglio il tuo Potere".
Altre volte invece semplicemente ci siamo "dimenticati", pur momentaneamente, i principi fondamentali che regolano la nostra esistenza; allora, che fare? SPOSTATE IL FOCUS; concentratevi, SERIAMENTE, su qualcos'altro, e lasciatevi pervadere da sensazioni nuove. Di solito, quando lo faccio, appena mi volto trovo magicamente un amico sorridente che inizia un nuovo discorso più entusiasmante; e la giornata prosegue alla grande. Se vi aiuta, fate una pausa; allontanatevi un attimo e guardatevi attorno. Osservate attentamente il cielo, le case, la campagna, qualsiasi paesaggio vediate attorno a voi; i lineamenti delle persone, il colore dei capelli; le vostre mani; sentite il vostro respiro entrare nel vostro corpo; credete davvero che la perfezione non esista? Siete ancora capaci di negare che siete la perfezione e che questa perfezione pervade ogni atomo dell'Universo visibile e non visibile?
Basta poco per riprendersi; torna a casa, ritorna DENTRO di te e sprigiona il potere che è in te.
In questi casi, basta davvero poco per "ritornare in sé"; mi sono accorta, ad esempio, che a volte è sufficiente gestire la respirazione per tornare ad avere un atteggiamento più sereno e rilassato.
La respirazione fa davvero tanto: ristabilisce l'equilibrio perduto, regolarizza il battito cardiaco, calma e rilassa tutte le cellule del nostro corpo, quando siamo in grado di gestirla bene.
Accorgetevi del vostro respiro: smetterà di essere spontaneo, si fermerà. Abbracciate questo momento di immobilità e poi respirate a fondo. Respirate con calma, ripetendovi "lascio andare", sentite che il respiro si espande nel vostro corpo e dove tocca, guarisce e rilassa.
Non avrei mai creduto che il respiro potesse avere effetti così importanti, finché non l'ho scoperto da me; provandoci, fisicamente. Ora, ogni volta che mi rendo conto che sono in ansia o ho una leggera tachicardia, mi concentro sul respiro e lascio andare, toccando mentalmente i punti in tensione.
Al proposito, vi consiglio seriamente di esercitarvi; fate un po' di pratica prima di andare a dormire. Vi sarà sicuramente utile qualche consiglio al riguardo; per questo, non esitate a scrivermi.
Vi consiglio una guida davvero perfetta per iniziare.
Poi, imparate a gestire bene la RESPIRAZIONE e abbinare una MEDITAZIONE rilassante. Trovo che le meditazioni siano straordinarie; se riuscite a farvi guidare da qualcuno di più esperto, meglio. Un video, un audio in sottofondo; poi, quando sarete abbastanza attivi da meditare senza addormentarvi (non è il mio caso.....), potrete farlo anche soli. I benefici saranno meravigliosi, anche a breve termine; un paio di giorni di respirazione ben gestita sono bastati per farmi sentire davvero pulita, libera e in contatto con tutto il mio corpo e tutto il suo potenziale.
E' pazzesco sentirmi dire certe cose; qualche anno fa non avrei mai immaginato di arrivare fino a qui. SI STA DAVVERO BENE.
Andate a prendervi ciò che meritate: il Meglio,
Con Amore
E.M. Giulia

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