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Crederci

Da Spaceoddity
Fa caldo, ormai, anche se scoprirsi forse è un'altra cosa.
Per spogliarti, devi crederci. Devi credere al corpo appannato dai tuoi abiti stretti come disperazione, il tuo corpo che scoppia per dar vita ad altre vite.
Via via che arriva il torrido dell'estate, senti il bisogno di alleggerirti, anche se non ci credi troppo. Poi le cicale ti chiamano, e ti chiamano ancora se pure ti avvicini, senti il loro richiamo e il bisogno di crederci, devi crederci se vuoi seguirlo tutto. A destra, a sinistra, tutto intorno a te, dove canta l'estate, sentirla arrivare.-.
Fa buio sempre più tardi e, quando arriva, il buio è solo il momento migliore per guardarti in giro senza ferirti troppo. Perché scotta e brucia tutto quel sole: so che essere ambiziosi è solo di pertinenza di chi riesce o impertinenza ridicola di chi fallisce, non esistono penombre, né riscatti possibili. L'ambizione di essere migliore, di superarsi non dà ristoro, è un miraggio sotto il sole torrido e tu crederesti mai a un miraggio? Faresti mai la fatica di trascinarti dove pensi ci sia ancora dell'acqua che tu puoi prendere?
Io sì. Amo le strade senza uscita, vagamente ombrose sotto il caldo dell'estate, amo inventarmi l'uscita delle strade, un sentiero di ritorno a casa. Non mi fermo mai per strada, non mi fermo a tracciare il percorso nuovamente, seguo i miei passi e l'idea di dove debbano andare. Loro, i miei passi, la mia strada; ed è tutto qui: ma va seguita e credo nella svolta dopo quel muro o almeno nella breccia di un pugno troppo forte. In un caso e nell'altro, dopo guarderò ancora oltre.

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