Riceviamo dal signor Paolo Meneghini e volentieri pubblichiamo.
Circa un anno fa assieme a altri 11.006 cittadini valdostani ho firmato una petizione Al Presidente del Consiglio della Regione Valle d’Aosta che recitava:
“Noi cittadini valdostani sosteniamo la richiesta di CONFRONTO tra esperti – individuati tra le parti – tra un impianto di trattamento a freddo dei rifiuti proposto dal comitato Valle Virtuosa e lo scenario di pirogassificazione proposto dall’Amministrazione Regionale. Chiediamo contemporaneamente una MORATORIA del bando di gara per l’impianto di pirogassificazione, in modo da permettere il confronto richiesto.”
Il 10 giugno 2011 le firme sono state consegnate ai competenti uffici regionali;
Il 7 ottobre 2011 la III Commissione Consiliare (Assetto del territorio) incaricata di analizzare la petizione ha espresso all’unanimità parere favorevole al confronto. Sulla richiesta di moratoria, invece, la Commissione ha ritenuto a maggioranza, con l’astensione del PD e il voto contrario di Alpe, di non poter proporre al Consiglio l’accoglimento della proroga al bando di gara.
Il 18 ottobre 2011 Valle Virtuosa ha inviato a tutti i capigruppo ed al Presidente della Regione una lettera in cui venivano spiegate in modo chiaro e dettagliato le modalità in cui avrebbe dovuto svolgersi il confronto tra esperti richiesto dalla petizione.
Il 19 ottobre 2011 la maggioranza del Consiglio Regionale ha fatto proprie le conclusioni della III Commissione ed ha approvato l’effettuazione del confronto tra esperti richiesto da Valle Virtuosa.
Nonostante gli impegni presi dal Consiglio Regionale il confronto non è ancora stato avviato. Ritengo che l’analisi dei due scenari di gestione dei rifiuti non sia più procrastinabile per le seguenti ragioni:
- l’Amministrazione Regionale deve tener fede agli impegni presi;
- non essendo stata approvata la moratoria, è opportuno che il confronto avvenga prima dell’assegnazione dei lavori di costruzione del pirogassificatore, al fine di evitare penali che ricadrebbero sull’intera comunità valdostana;
- l’entità dell’investimento e le possibili gravi ricadute economiche e sanitarie che l’errata scelta del sistema di gestione dei rifiuti può avere sull’intera Regione richiedono un giudizio attento e consapevole basato su dati oggettivi ed inconfutabili che solo un confronto scientifico serio ed imparziale può fornire;
- una scelta basata su uno studio fatto con regole condivise, oltre ad alleviarne le responsabilità accrescerebbe anche la credibilità del decisore politico.
In virtù di quanto sopraesposto, a nome mio e degli altri 11.006 firmatari chiedo che venga immediatamente avviata la procedura per individuare i tecnici che dovranno portare a termine il confronto.