A sentir questi peones che si autodefiniscono credibili, anzi, gli unici credibili, e che proprio sull’essere unici portatori di credibilità basano la loro diversità antropologica e il diritto a governare, verrebbe da dire, parafrasando Amleto: credibilità, il tuo nome è danno!
Scusate, ma credibili perchè? Perchè hanno avuto bisogno di tempi biblici per sfornare la mediocrissima giunta parmense che si è rimangiata le promesse sull’inceneritore e ha tagliato gli stipendi pubblici base e i servizi sociali, incapace di andare a stanare sprechi ed evasioni? Perchè in due settimane di attività parlamentare hanno dato vita a un florilegio di castronerie che neanche in vent’anni di berlusconismo, senza riuscire a depositare una che una proposta di legge? Perchè ogni loro mossa è dettata da un ex comico avvelenato e da un ex bimbominkia paranoico? Perchè gli unici loro referenti sono tre cariatidi del mondo dello spettacolo, obnubilate dall’estrema dilatazione del loro proprio ego?
Certo, a non aver un benchè minimo senso dello Stato e nessuna considerazione per le condizioni economiche, li si potrebbe far accomodare nella stanza dei bottoni, per dimostrarci come si governa con la credibilità autoreferenziale.