Un’inchiesta. L’ipotesi di reato è “falso in atto pubblico materiale e ideologico” in relazione a una trentina di presunte firme false raccolte a sostegno della Lista Albertini e della Lista Monti in vista delle prossime elezioni regionali lombarde. In Procura è arrivato nei giorni scorsi un rapporto firmato dalla Digos di Cremona dal quale emergerebbero “doppie firme” per la Lista Monti e la Lista Albertini, poi disconosciute davanti agli inquirenti dagli stessi firmatari.
Gli elenchi contenenti le presunte firme fasulle sono stati sequestrati. Sarebbero cittadini che hanno apposto la firma per la presentazione della Lista Monti e poi si sarebbero trovati anche tra i firmatari di quella di Albertini, candidato al Pirellone. Al momento c’è un solo indagato anche se non è escluso che, nelle prossime ore, l’indagine si allarghi.
Gabriele Albertini, candidato alla presidenza di Regione Lombardia, esprime “fiducia sugli accertamenti che Digos e Magistratura stanno compiendo. Qualora dovessero ravvisarsi responsabilità di ogni tipo, saremo inflessibili con tutti coloro che dovessero essere coinvolti in questa vicenda”.