Crepùscolo
Dal latino crepuscŭlum, derivato di creper ‘alquanto buio’.
Sostantivo maschile.
1. La luminosità del cielo a oriente prima del sorgere del Sole (sinonimo in questo caso di alba o aurora) e a occidente dopo il tramonto, accompagnata da cambiamenti di colore prodotti dalla diffusione e diffrazione dei raggi solari, nel loro passare attraverso gli strati bassi dell’atmosfera, dove il vapore acqueo e il pulviscolo sono più abbondanti.
Crepuscolo civile: che ha inizio e finisce quando il Sole è sotto l’orizzonte di 6°, quando si vedono solo le stelle più luminose.
Crepuscolo nautico: che ha inizio e finisce quando il Sole è sotto l’orizzonte di 12°.
Crepuscolo astronomico: che ha inizio e finisce quando il Sole è sotto l’orizzonte di 18°.
2. (estensione) Il tempo, l’ora del crepuscolo, in particolare di quello serale: mettersi in cammino al crepuscolo.
(figurato) La fase iniziale o declinante di un fatto: nel crepuscolo estremo del medio evo o nel crepuscolo mattutino del rinascimento (Carducci).
(comunemente) Tramonto, termine, fine: nel crepuscolo de i sensi Tra le due vite al re davanti corse Una miranda visïon (Carducci).
Crepuscolo degli dei: espressione che, nella mitologia nordica e come titolo di un’opera di R. Wagner (in tedesco Götterdämmerung), indica la fine del mondo.
Una (parola) giapponese da Perilli
Guar [gwar]
Voce inglese di origine indiana.
Sostantivo maschile invariabile.
(alimentare) Polvere vegetale inodore, di colore bianco giallastro, usata come additivo alimentare.
COREA
Nazione che è sempre complice nei reati.
Di Pietro Scalzo.
Quarantatreesimo libro, quinto indizio
Alla fine, comunque l’abbiamo avuta vinta noi: un bello scherzo gli abbiamo fatto, a quei due creduloni! Le botte che gli abbiamo dato. E poi, al solito, chi è stato punito per essersi ribellato? Il sottoscritto. Però, almeno, dal collegio me ne sono andato, sono tornato a casa, e ho fatto il mio dovere difendendo il marito di mia sorella dagli attacchi dei suoi avversari. Certo che sono proprio una bella persona.