In Europa, c’è almeno un settore che non conosce la crisi. È l’eolico, che nel corso del 2011 ha attratto investimenti pari a 12,6 miliardi di euro secondo i dati dell’European Wind Energy Association (Ewea) nella relazione Wind in power pubblicata in questi giorni.
A recitare la parte del leone sono stati gli impianti onshore con una cifra che si aggira sui 10 miliardi mentre quello che è considerato “il vento del futuro”, ossia l’offshore, si è attestato a poco meno di 2milardi e mezzo.
Tradotto in termini di MegaWatt, l’incremento prodotto lo scorso anno è pari a 93.957 MW, una quantità sufficiente a fornire oltre il 6% di energia elettrica al continente.
Il rapporto conferma dunque il trend di crescita dell’eolico degli ultimi anni, che dal 1995 al 2011 ha registrato una crescita media annua superiore al 15%.
Ma è tutto il settore delle rinnovabili a essere in grande crescita, se è vero come è vero che per quanto riguarda le nuove installazioni rappresenta il 71,3% della potenza, a fronte del 37,7% del 2010.
Spostando il focus sulle singole nazioni, al primo posto c’è sempre la Germania che con 2.086 MW rappresenta circa il 22% del totale.
E l’Italia? Il nostro Paese si attesta al quarto posto (dopo Regno Unito e Spagna), con 950 MW; un buon risultato, soprattutto alla luce del fatto che il 2011 è stato l’anno record per capacità installata da fonti rinnovabili.
[foto da ecologiae.com]