Magazine Politica

Cresce la Fiducia Express

Creato il 29 ottobre 2015 da Albertocapece

images (7)Stamattina aprendo la posta ho scoperto le ragioni dell’ottimismo da cui sembra siano stati colti gli italiani, ammesso e non affatto concesso che gli indici di fiducia dell’Istat abbiano una qualche validità: ho infatti trovato ben due lavori come trader, ho la possibilità di scegliere da chi farmi prestare a strozzo cifre fino a 30 mila euro che mi serviranno presumibilmente per comprare l’auto di lusso che mi è stata offerta a prezzo incredibilmente vantaggioso.

Ma soprattutto mi è stata proposta una prestigiosa carta di credito, quella che ai miei tempi era ambita e sulla quale relativamente pochi potevano mettere le mani, l’American express. Tra le condizioni quella di essere cittadino italiano, di possedere ovviamente un conto bancario e udite udite di un reddito di almeno 11 mila euro lordi all’anno, il che fa uno stipendio mensile inferiore agli 800 euro, In pratica vuol dire che potrei andare andare in giro con la carta verde oppure oro essendo al di sotto della soglia di povertà assoluta.

Non mi posso permettere un mutuo o un affitto, posso ammalarmi solo di raffreddore, sono costretto alla vita da bamboccione, ma il sistema mi offre la carta per far sì che che io spenda fino all’ultimo centesimo con quella leggerezza che conferisce il non dover contare il denaro e vederlo diminuire a vista d’occhio. Specie poi se non vi sono limiti di spesa, senza trascurare l’effetto psicologico di vedermi trasformato da poveraccio in membro che ha i suoi privilegi, cosa che certo mi spinge a trascurare il fatto di dover pagare l’1% del mio reddito annuo, 75 euro, per poter godere di questa generosa concessione. Tanto se faccio il passo più lungo della gamba sarò costretto a pagare interessi superiori al dieci per cento. In ogni caso devo sottopormi ad onerose commissioni se voglio ritirare contante dal bancomat e se proprio non riesco a contenere le spese e sforo rispetto  a ciò che ho sul conto avverranno in contemporanea due cose: sarò messo in croce dalla banca e dalla società della carta di credito che si prenderanno il contante sia pure nei limiti di legge o mi sequestreranno l’auto o pignoreranno anche la prima e unica casa se del caso. Ma supponiamo che non abbia né l’una né l’altra: poco male i miei debiti verranno messi in un derivato, ossia in un pacchetto di scommesse sulla solvibilità dei poveracci destinato ad essere venduto sul mercato generando guadagni sul nulla, anzi sui miei debiti.

Il sistema è questo: abbatto i diritti e di conseguenza i salari, ma per evitare un crollo dei consumi e dei relativi profitti, metto le persone in una spirale di debito perenne grazie al quale ricattarle meglio, guadagnando nel contempo enormi cifre sui prestiti in varia misura inesigibili o esigibili a un costo sociale enorme e drammatico. La crisi è esplosa proprio per l’inciampo di questa logica perversa che vale ovviamente non solo per le carte di credito, tuttavia continua allegramente e senza limiti dissipando il futuro. L’arretratezza dell’Italia rispetto al sistema liberista l’ha  relativamente salvata da queste logiche, ma ora nel tentativo di nascondere la realtà e di sostenere artificialmente il consumo, questa mentalità comincia ad essere adottata anche da noi: tanto ci saranno sofferenze bancarie, ma ci si può sempre guadagnare. Del resto le banche in questi anni si sono riempite di case  e il miglior modo per venderle a buon prezzo è quello di allentare le restrizioni sui mutui. Per tutto il resto c’è l’American Express o la Mastercard o le altre infinite soluzioni, compresa la liberazione di un po’ di nero con l’aumento del plafond massimo di contante. Qualsiasi cosa pur di  creare un clima e una realtà artificiali, magari con l’aiuto di qualche virgola vagante nei tabulati di un istituto che non è terzo, ma dipende direttamente dal governo. E del resto i coglioni sono tanti, milioni di milioni, la stella dei ladroni è sempre là.


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazines