Si alzano sempre più voci che chiedono una modifica dei calendari con lo spostamento della finestra estiva dei test internazionali da giugno alla fine di luglio.
L’associazione dei giocatori, IRPA, ha commentato positivamente la proposta Lunedì, attraverso due dei suoi più prestigiosi rappresentanti Richie McCaw e Jonny Sexton, il presidente dell’associazione australiana Bill Pulver e quello della SANZAR Greg Peters si sono aggiunti al coro ieri e quest’ultimo ha anche accennato ad una risposta positiva data dai club della Premiership inglese.I calendari sono molto pieni ed i test estivi sono quelli che hanno sofferto di più di tale affollamento, escerbato dai lunghi viaggi verso l’emisfero sud e dalla quasi impossibilità di visitare più di una nazione durante i tour. In passato ci sono stati casi che hanno messo in luce questo problema, come il tour dell’Inghilterra in Australia nel 1998, quando venne mandata una formazione rimaneggiata che venne sconfitta per 76-0. Recentemente i dirigenti dei Lions hanno criticato il fatto che i nazionali australiani non fossero a disposizione dei loro club per i match di preparazione alla serie contro i Wallabies, con la partita tra Western Force e Lions il peggiore di questi esempi.Il risultato di spostare i test alla fine di luglio sarebbe l’avere una stagione di Superugby ininterrotta, un obiettivo che fa molto comodo alla SANZAR, ma nache alle federeazioni locali, che non vedrebbero il conflitto tra club e nazionali durante i test estivi ed avrebbero poi i giocatori a disposizione a Luglio. Le nazionali dell’emisfero sud vedrebbero così una progressione temporale con test estivi, Rugby Championship e test autunnali intervallati da brevi soste. Un vantaggio per creare il gruppo ed affiatare i giocatori.Nell’emisfero nord questo spostamento vedrebbe la stagione di club iniziare un mese dopo, ma darebbe alle nazionali giocatori freschi invece che a fine stagione.Questo spostamento non avrebbe alcun impatto sul calendario del Sei Nazioni o della Coppa del Mondo.